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Scoppia il caso Gino Bramieri, la nuora e la compagna discutono sull’eredità

Nello studio di Domenica Live, scoppia una lite tra Lucia Bramieri – nuora del comico e Alessandro Fioroni, ex agente e amico di Gino che difende la versione di Angela Baldassini, sua ultima compagna.
A cura di Daniela Seclì
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Ospite di Domenica Live, la nuora di Gino Bramieri, Lucia, ha voluto svelare i problemi che sono sorti con l'eredità del comico. La prima moglie di Gino è Maria, madre di Cesare – deceduto nel 2008. I due si erano separati, ma Bramieri non volle mai il divorzio per poterla tutelare. Intanto si era fidanzato con Angela Baldassini che stette al suo fianco fino al giorno della morte. La nuora dichiara:

"Io e mio marito Cesare dicevamo che nel momento in cui Gino non ci sarebbe più stato, sarebbe stato giusto riconoscere anche ad Angela una quota dell'eredità. Di diritto lei non aveva nessun titolo per accedere all'eredità. Noi pensavamo fosse giusto, ma non abbiamo avuto modo di riflettere con lei perché dopo la morte di mio suocero, abbiamo scoperto che i giochi erano fatti."

Poi spiega ciò che sostiene sia accaduto:

"La signora Angela non si è comportata bene con mio marito Cesare. Ha incassato degli assegni, tre giorni prima che Gino morisse. Si tratta di parecchie centinaia di milioni di lire, erano o 750 milioni o 800 milioni, ora non ricordo. Il giorno dopo la morte ha firmato un atto notorio, sotto giuramento, in cui diceva di non essere interessata all'eredità."

Legge, poi, la cartella clinica che secondo lei dimostra che Gino Bramieri non era in grado di firmare gli assegni che la Baldassini avrebbe poi incassato:

"Ecco la cartella clinica, come poteva il 15 giugno Gino firmare degli assegni? Leggo che a Gino venivano somministrati 140 milligrammi di morfina, per non farlo svegliare, per non farlo soffrire. Condizioni generali molto scadute. Gino non era lì, stava vivendo le ultime ore."

Interviene, allora, Alessandro Fioroni, che per 15 anni è stato l'agente di Gino Bramieri. Inizia ponendo una domanda:

"Perché quando Gino era dentro la cassa, erano tutti dal notaio e non vicino a lui? e Lucia risponde: "Fu l'avvocato a decidere di andare in maniera tempestiva a fare l'atto notorio." Fioroni, allora, ribatte: "L'avvocato poteva aspettare, quel giorno c'ero solo io vicino a Gino."

Fioroni, inoltre, sostiene che gli assegni incassati da Angela Baldassini siano stati regolarmente firmati da Gino che voleva ricompensarla per essergli stato vicino:

"Gino gli assegni li aveva firmati molto prima, io lo so perché me li ha mostrati lui. Li ho visti io e sono disposto a testimoniarlo di fronte a chiunque. Era in possesso delle sue facoltà."

Poi attacca Lucia Bramieri e i toni si alzano:

"Tu sei entrata nella famiglia Bramieri nel 94 e sai che Gino non era d'accordo sul vostro matrimonio." E Lucia sbotta: "È una cazzata". Ma Fioroni insiste: "Io ero al tuo matrimonio, Gino ha chiesto a me di sapere se avevate optato per la comunione o la separazione dei beni. Rispettiamo la memoria di Bramieri. I soldi erano di Gino e ha deciso da vivo di darli ad Angela"

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