Sanremo 2011: Roberto Benigni e Adriano Celentano sul palco dell’Ariston
Gli organizzatori di Sanremo 2011 stanno per mettere a segno due colpi che attirerebbero il grande pubblico e assicurerebbero al Festival una grande visibilità.
La prima notizia bomba è il ritorno di Roberto Benigni sul palco dell’ Ariston. Il celebre attore toscano tornerebbe dopo l’esperienza del 2009 nell’edizione condotta da Paolo Bonolis.
Rimane alla memoria il suo monologo, in cui prese di mira Silvio Berlusconi e Iva Zanicchi, che si presentava in con una canzone che parlava del sesso senza amore.
Ma il comico sorprese tutti quando intervenne nella polemica scatenata dalla canzone "Luca era gay" di Povia, recitando a memoria la lettera di Oscar Wilde al suo compagno, scritta durante la prigionia in Inghilterra.
Nella sua carriera non ha mai sbagliato un colpo, conquistando picchi d'ascolto altissimi in tv, come quando intrattenne insieme a Saviano e Fazio 8 milioni di spettatori in quel di "Vieni via con me". Numerosi anche i premi: tra questi oltre all'Oscar per "La Vita è bella" vi ricordiamo anche il tapiro d'oro a Benigni ricevuto da Staffelli in occasione dell'uscita nelle sale del film di Checco Zalone "Che bella giornata", campione italiano di incassi al botteghino.
L’altro grande nome che potrebbe calcare il palco del Festival è quello di Adriano Celentano. La sua ultima esperienza televisiva risale al 2009, quando si propose con il programma dal titolo "La situazione di mia sorella non è buona". Il programma ottenne un enorme successo con 9.200.000 telespettatori ed il 33% di share.
La sua ultima apparizione in quel di Sanremo risale al 2004, nell’edizione condotta da Simona Ventura. Non mancarono le polemiche perché il grande Adriano criticò i collegamenti che venivano fatti durante le serate con i militari italiani all’estero, il cantante dovette poi precisare che nel suo intervento non voleva attaccare i militari.
Se la partecipazione di questi personaggi fosse confermata, Gianni Morandi assicurerebbe al suo festival grandi ascolti, anche se c’è il rischio che la loro presenza faccia passare in secondo piano gli artisti in gara.
