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Sandro Giacobbe: “Sia io che mio figlio abbiamo sconfitto il cancro”

Il cantante è intervenuto nello studio di “Domenica Live”, raccontando com’è uscito dalla terribile esperienza di un tumore alla prostata. Operato a febbraio, è ora completamente gradito. Già in passato, Giacobbe aveva dovuto fare i conti con un male simile contratto dal figlio Andrea, quando era appena un bambino.
A cura di Valeria Morini
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Tra gi ospiti odierni di Domenica Live, è arrivato in studio Sandro Giacobbe, cantautore genovese divenuto celebre per successi come "Signora mia", "Gli occhi di tua madre" e "Il giardino proibito", che recentemente ha pubblicato il nuovo disco "Ali per volare". Intervistato da Barbara D'Urso, l'artista sessantaquattrenne ha parlato non tanto della sua carriera musicale, quanto della più difficile esperienza della sua vita. Giacobbe ha infatti affrontato una lunga battaglia contro un tumore alla prostata. In studio con lui, la compagna Marina.

Dopo la scoperta del male a dicembre 2014, il cantante si è sottoposto a una delicatissima operazione lo scorso febbraio, che fortunatamente è andata bene e lo ha portato fuori da un incubo.

La vita mi ha dato tante cose belle, ma le ho ripagate tutte, anche con gli interessi. E sono ancora qua. Quella alla prostata in sé è un'operazione semplice, ma può dare due controindicazioni, l'incontinenza e la perdita della potenza sessuale. Quando mi sono risvegliato ho sentito per la prima volta la voce del professore che mi ha operato, che mi ha detto: Abbiamo salvato sia la tua vita che tutto il resto.

A quel punto la compagna è intervenuta con una battuta ironica: "Meglio non dire qual'è stata la tua risposta!"

Il cantante ha parlato inoltre del figlio Andrea: anche quest'ultimo ha alle spalle un'esperienza analoga, avendo contratto un cancro quando era solo un bambino.

Un papà non dovrebbe mai sentire che suo figlio ha un tumore ed è in pericolo di vita. Avrei voluto morire io al suo posto. La cosa sembrava risolta ma tre anni dopo c'è stata una recidiva e ho dovuto fare una scelta difficilissima. Ho deciso di farlo operare e oggi ha 31 anni ed è sanissimo.

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