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Verissimo 2020/2021

Samy Youssef e il drammatico viaggio verso l’Italia: “Pensavo di morire, ho pianto di gioia e paura”

Samy Youssef ha raccontato la sua drammatica storia in un’intervista rilasciata a Verissimo. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip 2021 era ormai certo che sarebbe morto in mezzo al mare, mentre tentava di raggiungere l’Italia su un barcone fatiscente, in cerca di una vita migliore: “Avevamo perso la speranza”.
A cura di Daniela Seclì
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Samy Youssef ha rilasciato un'intervista a Verissimo. Il giovane ha candidamente ammesso: "Non mi aspettavo di essere eliminato dal Grande Fratello Vip, stavo facendo un bel percorso. Ho litigato con Soleil Sorge ed Alex Belli e i loro fan mi hanno votato contro". Anche secondo la conduttrice sarebbe stato bello se fosse rimasto nella casa ancora un po'. Poi, l'ex gieffino ha raccontato la sua dolorosa storia.

La storia di Samy Youssef e le due sorelle morte

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Samy Youssef ha raccontato la sua difficile infanzia. I genitori erano sempre fuori casa perché lavoravano giorno e notte per sfamare i figli. Samy è l'unico della sua famiglia che è andato a scuola, ma a 10 anni suo padre si è ammalato e anche lui si è visto costretto ad andare a lavorare:

"Ho avuto una vita dura. Sono cresciuto senza i miei genitori perché mio padre faceva il carpentiere e lavorava 13 ore al giorno. La mamma si svegliava all'alba ogni giorno. Faceva 3 km a piedi per raggiungere il primo mezzo nel buio, poi faceva 3 ore in treno per raggiungere la città dove lavorava. Facevamo la doccia in un pentolone, non avevamo un bagno. Lei prendeva quel pentolone, lo caricava di frutta e verdura e andava a bussare nelle case per venderla e farci mangiare. L'ho vista piangere tantissime volte. Lei lo faceva per noi. Quando le mando dei soldi, si mette a piangere perché preferisce li tenga io. Ha sofferto tantissimo nella sua vita, è il minimo che io possa fare".

A 15 anni, Samy Youssef ha deciso di partire per l'Italia. Alla madre ha detto che avrebbe raggiunto uno zio. La donna aveva già sofferto tanto per la morte di due figlie e non lo avrebbe mai lasciato andare senza soffrire enormemente:

"Mia madre aveva perso già due figlie, morte da piccole. Una investita, l'altra per una febbre alta, la mamma non ha fatto in tempo a portarla dal dottore che era a 3 ore di macchina. È morta per strada".

Il terribile viaggio verso una vita migliore

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Samy Youssef ha raccontato il terribile viaggio che dall'Egitto lo ha portato in Italia. Un percorso tortuoso, dove la sua vita è stata seriamente in pericolo:

"Sono stato portato nel deserto per 15 giorni, in uno stanzino con 60 persone senza poter aprire le finestre. Non era legale, se lo avesse saputo la polizia ci avrebbe arrestati. Dopo 15 giorni, ci hanno caricato in camion come fossimo pecore, ci hanno buttato un telo di sopra. Poi si prendeva un gommone, che portava in un barcone in mezzo al mare. Era la prima volta che vedevo il mare in vita mia. Faceva freddo. Appena ho visto il mare, mi sono messo a correre nel deserto. Ero spaventato. Ho pensato: "Qui muoio". Non so nuotare. Poi salgo sul gommone. Mi ci hanno messo con la forza. Eravamo 20 persone, quando ne poteva caricare 4. Non potevo neanche respirare, perché rischiavo di cadere in mare e morire".

Sono stati giorni drammatici per lui, che era ormai certo che la sua vita fosse destinata a finire: "Sono stato tutto il tempo a vomitare, mi girava la testa. Il terzo e quarto giorno capitò un'onda altissima, avevamo perso la speranza. Pensavo di morire, non pensavo di riuscire ad arrivare in Italia. Chiedevo aiuto, ma tutti pensavano a loro stessi. Ho bevuto un sacco di acqua salata, ma quando sono arrivato sulla spiaggia, sono scoppiato a piangere dalla gioia e dalla paura. Da 60 siamo arrivati in 20. Solo i minorenni sono rimasti. Io sono stato messo in una casa famiglia a Catania". Oggi la sua vita è cambiata: "Mi sembra di vivere un sogno".

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