Sabrina Salerno: “Mio padre mi ha detto che non prova nessun sentimento per me”
Sono una delle coppie più affiatate di Ballando con le Stelle 2021, e ora che la finale dello show di Milly Carlucci si avvicina, Sabrina Salerno e Samuel Peron non hanno intenzione di mollare la presa. Ospiti nel salotto di Oggi è un altro giorno con Serena Bortone, i due raccontato la loro esperienza, dalla diffidenza iniziale al rapporto di complicità che si è creato. E Sabrina parla anche di un lato inedito della sua vita, quello del legame con il padre.
Sabrina Salerno e il rapporto con il padre
Sabrina Salerno ha iniziato la sua carriera quando era poco più che una ragazzina, tanto da ammettere di non avere nemmeno la passione per questo lavoro: "Ho iniziato per caso. Io questo lavoro non lo volevo fare. Mi sono trovata in serie A per caso a 17 anni". Nel salotto di Oggi è un altro giorno, la cantante racconta il difficile rapporto il padre, che a 12 anni ha deciso di contattare e di incontrare poi per la prima volta:
Ho scelto di chiamarlo perché ero curiosa di sapere chi mi avesse messo fisicamente al mondo. Ho preso l'elenco telefonico, ho cercato nome e cognome e l'ho chiamato. Non l'avevo mai visto. Mi ha risposto la moglie dell'epoca, Paola, e io ho detto: "Sono Sabrina Salerno, la figlia di Mario, voglio parlare con lui". Mio padre è venuto al telefono, si vede che l'ho preso di sorpresa. E l'ho incontrato. Quando l'ho incontrato ho trovato un ragazzo giovane, molto somigliante a me. E dai 12 ai 30 anni l'avrò visto 10 volte, finche prima che nascesse mio figlio gli ho chiesto di stare o fuori o dentro la mia vita, e lui ha scelto fuori. Mi ha sempre detto che non provava nessun sentimento per me, perché io ero un caso.
Sabrina Salerno e Samuel Peron a Ballando con le Stelle 2021
Solitamente, Sabrina Salerno sul palco ci sale con un microfono in mano. A Ballando con le Stelle, invece, si è messa alla prova con la danza e a Serena Bortone racconta: "Non è mai troppo tardi per mettersi in discussione e fare cose che non avesti mai immaginato". Inizialmente, per la cantante è stato difficile fidarsi del suo compagno di squadra, Samuel Peron, abituata a stare in scena senza nessun altro: "Sono sempre stata sul palco da sola. Se sbaglio è un problema mio, nessuno se ne accorge. Dover condividere il palcoscenico con un'altra persona al 50% e soprattutto farsi guidare da un uomo, che per me è impossibile, è stato un trauma. Lui ogni volta mi dice che è sempre facile. Io parto sempre dal presupposto che non ce la faro mai, dentro di me dico: "Questo è pazzo".