Sabrina Ferilli si racconta: “Non ci sono figli di Serie A e di Serie B”
Sabrina Ferilli è una delle ospiti della puntata di Verissimo di sabato 13 marzo alle ore 16, su Canale 5. L'occasione si presta per presentare la sua nuova fiction "Svegliati amore mio", il racconto di una donna e del suo impegno civile. La fiction andrà in onda da mercoledì 24 marzo su Canale 5: “Nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra il lavoro o la vita”, ha detto l'attrice presentando il personaggio di una madre che, dopo aver scoperto la malattia di sua figlia, cerca di capirne di più e si ritrova faccia a faccia con un mostro, una acciaieria che esala fumo ricco di diossina.
Le parole di Sabrina Ferilli
Sabrina Ferilli presenta a Verissimo la serie “Svegliati amore mio”, il racconto di una donna e del suo impegno civile, in onda da mercoledì 24 marzo su Canale 5. Ai microfoni del talk show condotto da Silva Toffanin, l'attrice si racconta:
La donna che interpreto è un personaggio completo, ma anche fragile. Quella che si racconta è la storia d’amore di una famiglia che per un incidente prende consapevolezza di cosa significhi ammalarsi di polveri e inquinamento. Ho sempre avuto un certo tipo di richiamo per queste problematiche, ma mai come in questo periodo. Quando si arriva a mettere in discussione se sia più importante il lavoro o la vita, si crea un cortocircuito mostruoso. Nessuno mai dovrebbe essere costretto a dover scegliere. Purtroppo, con le acciaierie succede questo. Mi auguro che questo problema si risolva definitivamente. La politica deve superare questa impasse e deve dare risposte. Non ci sono figli di serie A e serie B. Non è giusto che per non bonificare o per non cambiare una modalità di produrre migliaia di lavoratori possono ritrovarsi senza lavoro.
Svegliati amore mio, ad aprile su Canale 5
“Svegliati amore mio” è la fiction scritta e diretta da Ricky Tognazzi e Simona Izzo che andrà su Canale 5 a partire da aprile. È stata girata a Roma e in diversi luoghi del litorale romano. Sabrina Ferilli interpreta Nanà, una donna che scopre che la figlia Sara (Caterina Sbaraglia) si ammala di leucemia e va in coma. Dopo lo smarrimento, inizia la sua battaglia contro il mostro che ha fatto ammalare la figlia: una acciaieria dove da vent'anni lavora suo marito Sandro (Ettore Bassi).