Rosaria Aprea: “Ho paura del mio ex. È libero, non in carcere”
La storia di Rosaria Aprea è diventata nota all’Italia intera come una storia di coraggio, un racconto difficile che parte proprio dalla vita di una bellissima aspirante modella campana e del suo compagno orco. Quell’uomo che per 6 mesi è finito in carcere l’ha maltrattata a lungo, picchiandola violentemente fino al punto di comprometterne la vita. Era il maggio del 2003 quando l’uomo, tale Antonio Caliendo, con un calcio le spappolò la milza. All’epoca finì in carcere per poi uscirne sei mesi dopo e anche allora, ritrovata la sua ex, tornò a picchiarla. Oggi è agli arresti domiciliari e Rosaria è finalmente libera di fare la sua vita. La paura che quell’uomo le ha instillato addosso, però, non potrà mai abbandonarla del tutto. È questo che Rosaria confessa nell’intervista rilasciata a Silvia Toffanin per Verissimo, un’intervista attraverso la quale Rosaria confessa di essere ancora terrorizzata da quell’uomo violento che ha cambiato il corso della sua vita:
Di lui (si riferisce al suo ex fidanzato, ndr) ho ancora paura anche perché è agli arresti domiciliari. Nonostante quello che mi ha fatto è libero, non in carcere. Questa è la giustizia in Italia. Per fortuna non l’ho più incontrato. L’ho rivisto solo dopo i primi 6 mesi di carcere. Lo incontrai e, in quell’occasione, mi picchiò di nuovo. A quel punto l’ho denunciato e adesso è agli arresti. Lui non vede il bambino, non l’ha riconosciuto. Il piccolo è figlio mio e di nessun altro.
La Miss maltrattata: “Gli uomini violenti ti spingono a credere che sia tu quella sbagliata”
La Toffanin chiede a Rosaria se si sia pentita di averlo perdonato. La Aprea, come moltissime vittime di violenza domestica, tornò dal suo ex aguzzino nonostante le numerose percosse subite durante tutto il corso della loro relazione, per poi troncare ufficialmente solo dopo la denuncia:
Ho sbagliato a perdonarlo ma in quel momento ero sotto shock, ne avevo passate tante. Ero abituata a stare sempre con lui e non riuscivo a comprendere appieno quanto male mi avesse fatto. In cuor mio, però, non l’ho mai davvero perdonato. Con la mia storia, spero di poter aiutare le donne che ancora oggi vivono quello che ho vissuto io. Anche loro si sentono in colpa, proprio come accadeva a me. Guardando la trasmissione “Amore Criminale” (anche Rosaria vi ha partecipato raccontando la sua storia) mi sono resa conto che il modus operandi è sempre lo stesso. Gli uomini violenti ti fanno credere che sia tu quella sbagliata. Sono persone disturbate. Prima odiavo la mia cicatrice (quella che l’intervento di asportazione della milza le ha provocato, ndr) ma adesso ho imparato ad amarla. Racconta la mia storia, è un simbolo di quello che mi è accaduto e che ho superato. La porto con orgoglio.
Una grande storia di coraggio quella di Rosaria, la storia di una donna che, sebbene giovanissima, è riuscita a trovare dentro se stessa la forza per ribellarsi. Ed è solo in questo modo che ha potuto non soccombere alla violenza di un uomo che non l’ha mai davvero amata.