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Ron Howard sul film che ha dedicato a Luciano Pavarotti: “La sua personalità ispira tutti”

Alla vigilia dell’uscita nelle sale italiane del documentario “Pavarotti”, il regista americano è intervenuto in collegamento con lo studio di Che tempo che fa. Ospite di Fabio Fazio anche la vedova del tenore, Nicoletta Mantovani: “Lo ricordo come l’uomo che emozionò il mondo, non ha mai cantato per diventare famoso”.
A cura di Valeria Morini
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Nella serata ricca di ospiti di Che tempo che fa del 27 ottobre, è stato dato spazio alla presentazione di "Pavarotti", il documentario diretto da Ron Howard dedicato al tenore, nelle sale italiane nei giorni 28, 29 e 30 ottobre. Il regista americano, recente ospite alla Festa del cinema di Roma, è intervenuto in collegamento dal Connecticut regalando bellissime parole per Luciano Pavarotti.

Facendo la ricerca per il film, ho scoperto che la vita di Pavarotti era una vita a cui tutti potevano ispirarsi. Una personalità che ispira tutti, esplorando la sua vita si riesce a dare persone che non capiscono  bene l'opera la possibilità di capire cosa ci vuole a essere un grande interprete come lui. Ho scoperto l'opera, ho acuto la possibilità di capirla. Come regista ho visto la sua grande forza, come riusciva a esprimere i suoi sentimenti attraverso l'opera e portarli al pubblico.

Pavarotti cantante, attore e uomo divertente

Fazio ha "spoilerato" una scena di "Pavarotti" con protagonista Bono Vox degli U2. Howard ha definito il tenore "Non solo un grande cantante ma anche un grandissimo attore" e "un grande attivista e filantropo", sottolineando anche il suo lato più umoristico: "Grazie a tutto l'archivio televisivo, ho attinto a momenti esilaranti, in cui si fece notare come uomo molto divertente. Guardate il film al cinema perché così avrete anche la possibilità di vedere un concerto. Ho ancora i brividi a vedere queste immagini".

Parla Nicoletta Mantovani

In studio, è intervenuta Nicoletta Mantovani, la vedova di Pavarotti: "Mi piace ricordarlo come l'uomo che emozionò il mondo. Non ha mai cantato per diventare famoso, ma semplicemente per cercare di dare il meglio per quella che era l'arte che amava di più. Il film contribuisce a quello che era il suo sogno, aiutare i giovani talenti e mantenere viva la sua memoria".

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