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Rocco Siffredi e il porno: “Mia madre mi chiese se lo mettevo dentro davvero”

A Domenica Live, Rocco Siffredi ha raccontato la reazione della madre quando ha visto i suoi porno. Gli chiese: “Ma veramente lo metti dentro?”, lui la rassicurò: “Guarda bene, è di lato”. Ma per tutta risposta, la donna si mise a rincorrerlo con il giornale. Il suo sogno, infatti, era che Rocco diventasse un prete.
A cura di D.S.
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Rocco Siffredi è stato ospite di Domenica Live. L'ormai ex attore porno ha ribadito di avere intenzione di lasciare il set:

"Ho appeso le scarpette al chiodo solo sul lavoro, sono oltre 40 anni che "lui" mi aiutava sul set. Confermo che sull'isola si inibisce, non si provano stimoli. La magia dell'isola è che ti dà la possibilità di riflettere, di pensare. Ora decido io, non lascio decidere tutto a lui. Ho preso questa decisione e ora non torno più indietro".

Accompagnato dalla bellissima moglie Rozsa Tassi, ha spiegato le difficoltà da lui incontrate per chiederla in sposa:

"Io mi creavo problemi, pensavo che non era giusto, mi avevano sempre detto che uno che fa il mio lavoro non dovrebbe farsi una famiglia. Il mio medico curante mi disse: "Con questo lavoro sarai dannato, non avrai diritto ad una famiglia, ti drogherai". Alla fine ho chiuso la porta e ho detto: "Ma che me ne frega di quello che succederà". Inconsciamente, però, ero sicuro di non aver diritto ad una famiglia".

"Rozsa temeva di non essere all'altezza delle pornostar, l'ho resa insicura"

Ha raccontato come il suo lavoro abbia reso insicura sua moglie:

"In 23 anni che sto con lei, andavo sul set con la convinzione di fare qualcosa di sbagliato nei confronti della mia compagna. L'ho fatta diventare insicura, era come se mi dicesse: "Spero di non deluderti", temeva di non essere all'altezza delle pornostar che facevano numeri incredibili. Veniva sul set perché voleva dimostrarmi che accettava tutto. Però sapeva che era un lavoro, come l'attore recita con le parole. Io recito con tutto il resto".

La morte del fratello e il rapporto con i genitori – Rocco Siffredi ha anche parlato della scomparsa del fratello quando lui era ancora un bambino:

"A 12 anni mio fratello Claudio è morto, io avevo 6 anni.  Dopo la sua morte, tutti i santi giorni mia madre andava al cimitero e ha continuato a vestirsi di nero".

E come ha reagito la madre alla visione dei film porno di Rocco?

"Ricordo che mia madre mi diceva: "Ma veramente? Ho visto che lo metti dentro" e io le ho detto: "Guarda bene, è di lato" e lei mi inseguiva con il giornale".

Non è mancato un pensiero per il padre:

"Mio padre non ha mai parlato di sesso con noi, io dovevo fare il prete. Mia madre voleva questo da me, mi diceva: "Tu sei il più alto, sei quello che si presenta meglio". Mi mandava ogni domenica a servire la messa. Poi, però, deve essere successo qualcosa a livello di organismo che mi ha tramandato mio padre. A 75 anni, papà ha iniziato a parlarmi di sesso e mi trattava come se parlasse con un medico e diceva: "Se non mi capisci tu". Però mi imbarazzava. Quando moriva un uomo, lui andava dalla vedova e diceva: "Condoglianze, io sono qui". Quando venne a Budapest aveva 80 anni e molestava un po' le babysitter, aveva ancora bisogno di sesso. Dopo aver fatto sesso con una donna che gli presentai io, ha buttato le medicine. Mio padre nella tristezza della morte di mia madre ha trovato un lato positivo nel poter frequentare altre donne. Lui ci provava, era galante. Verso la fine è rimasto solo e non ha mai trovato una donna".

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