Rocco Schiavone 4, al via i casting della serie con Marco Giallini, riprese in estate
Dopo lo stop totale delle produzioni dovuto all'emergenza sanitaria, anche le serie Tv più popolari riprendono. Tra queste c'è Rocco Schiavone, la serie nata dai racconti di Antonio Manzini che vede Marco Giallini protagonista nei panni del vicequestore di Aosta. È notizia di queste ore che le riprese di Rocco Schiavone 4 sono previste per quest'estate, in particolare tra luglio e agosto, stando a quanto riporta il sito aostasera.it.
Casting via mail per la quarta stagione
La produzione ha aperto i casting, per i quali ci si potrà candidare entro il 29 giugno prossimo e che, in ragione delle indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, si terranno solo via email.
Giunti al finale della terza, sontuosa stagione, c'erano pochi dubbi sul prosieguo di Rocco Schiavone. Non solo per l'esistenza di altri racconti della collana che Manzini ha dedicato al personaggio di Schiavone ancora da esplorare, ma anche in nome dei molti nodi narrativi ancora irrisolti e di un indiscusso successo di pubblico e critica, derivante anche dalla notevole interpretazione di Marco Giallini, che non ha mai negato di aver trovato in Schiavone un personaggio incredibilmente affine alle sue corde.
Cosa vedremo in Rocco Schiavone 4?
A dare a Fanpage.it qualche elemento sui possibili risvolti nella trama di Rocco Schiavone 4, era stata l'attrice Anna Bellato, new entry della terza stagione nel ruolo della madre di Gabriele. "Io spero che continui – aveva detto – e, dalla mia impressione, l'episodio finale della quarta stagione è un punto di inizio, più che di chiusura. Ho avuto la fortuna di incontrare un personaggio con più dimensioni, che si porta dietro un'umanità, una fragilità in cui possiamo riconoscerci tutti. Penso che Cecilia e Gabriele siano due personaggi con tanto da raccontare. […] spero che Cecilia non se ne vada". Rocco Schiavone 4 verrà prodotta da Cross Production e si suppone che la regia verrà nuovamente affidata a Simone Spada, che l'aveva ereditata da Michele Soavi.