Roberto Giacobbo: “Quando vinsi 13 milioni nel quiz ‘Bis’ di Mike Bongiorno”
Roberto Giacobbo tornerà in tv dal 4 luglio, di nuovo al timone in una nuova stagione di "Voyager" su Raidue. Il programma divulgativo che dal 2003 racconta di misteri tra archeologia, paranormale e ufologia sarà di nuovo in prima serata con un'edizione dedicata al Belpaese e intitolata "Italia straordinaria. Il Paese che ha cambiato il mondo". Per l'occasione, il conduttore si è raccontato a Tv Sorrisi e Canzoni, rievocando gli inizi della sua carriera e svelando anche un aneddoto gustoso che lo lega a un'icona della tv italiana, Mike Bongiorno. Quanti sapevano che Giacobbo partecipò da concorrente a un programma del grande Mike, ovvero Bis (in onda nel 1981–1990), vincendo parecchie puntate?
Da ragazzino pensavo di fare il creativo pubblicitario, perché mi piaceva la comunicazione, oppure, amando le automobili, sognavo di avere una concessionaria. Durante il liceo avevo già cominciato a fare radio, e dopo il diploma scoprii che c'era un concorso a Radio Monte Carlo. Così, di nascosto dai miei, ci andai in giornata con la moto che mi ero comprato grazie a Bis, il quiz di Mike Bongiorno. Avevo partecipato come concorrente vincendo 13 milioni di lire in buoni spesa. Quelli per i beni alimentari li avevo dati tutti a mamma. Gli altri li avevo utilizzati e in parte barattati con altre cose, tra cui una moto usata. Il provino andò bene, anche se non vinsi. Però, tornato a Roma, iniziai a lavorare in una radio locale. Poi a 20 anni mandai un provino a Rds e ci sono rimasto 14 anni. Grazie alla radio, a 28 anni, ho comprato casa. Ho iniziato a scrivere programmi per la tv tra cui Ciao Italia su Raiuno. Poi sono entrato nella tv dei ragazzi e sono stato autore di Big, condotto da Carlo Conti anche lui agli inizi.
"A scuola facevo scherzi, una volta simulai un incendio"
Romano, ma di padre veneto di Bassano del Grappa (e con un nonno morto in un campo di concentramento in Poloni), Roberto Giacobbo festeggerà i 55 anni il prossimo 12 ottobre. Nel'intervista, ha raccontato un altro gustoso aneddoto, stavolta riguardante la sua adolescenza ribelle:
Ho fatto il liceo scientifico in un periodo difficile, di scontri ideologici, ma io e i miei compagni abbiamo convogliato la nostra energia nella goliardia. Eravamo un punto di riferimento per chi non si occupava di politica, ma voleva vivere in modo originale quell'età. Facevamo scherzi incredibili: una volta abbiamo simulato un incendio a scuola con fumogeni e sirene. Non ci presero mai.