Roberto Cenci: “Ho scoperto io Il Volo, ma mi hanno dimenticato”
Si è conclusa la 65esima edizione del Festival di Sanremo ed è tempo di bilanci. Polemiche e controversie non sono mancate nemmeno quest'anno, dai dubbi sul televoto ai dibattiti sulle eliminazioni della semifinale, dai look delle vallette alla scelta degli ospiti. La vittoria del trio "Il volo" con il brano “Grande amore” era largamente attesa, ma desta qualche perplessità il fatto che ancora una volta a vincere siano artisti provenienti dall'ormai onnipotente mondo dei talent show. Al di là di questo lecito dubbio, hanno suscitato un certo scalpore le parole di Roberto Cenci, il regista e autore di "Ti lascio una canzone". Praticamente, l'inventore di "Il volo", colui che individuò i talenti dei giovanissimi Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble e pensò di unirli in un trio, una sorta di versione giovanile dei tre tenori Pavarotti-Domingo-Carreras. Al momento del trionfo sul palco dell'Ariston, i tre hanno ringraziato praticamente tutti coloro che hanno permesso loro di arrivare alla celebrità, da Antonella Clerici (madrina di "Ti lascio una canzone") all'attuale manager. Tutti tranne Cenci, appunto. Il regista si è così "sfogato" sul suo profilo Facebook, dove si è complimentato con i "suoi ragazzi" ma ha anche commentato con una certa amarezza il mancato ringraziamento:
Sono veramente contento che i “miei ragazzi” abbiano vinto! Mi permetto solo oggi di dire i “miei” perché se un giorno del 2009 in un seminterrato a nord di Roma non li avessi scelti uno per uno e se poi, in corso d’opera a “Ti lascio una canzone” (programma ideato da me) non li avessi uniti per riproporre un trio ben più famoso e di grande spessore, sicuramente tutto questo non sarebbe successo! Auguro tutto il bene ai ragazzi anche se raramente ho sentito un ringraziamento nei miei confronti. Ma so che non dipende da loro. Questo è quello che succede in questo paese dove a volte la memoria è veramente corta! Ma a me va bene anche così.