Roberto Benigni diffida il programma “Report” per l’inchiesta sugli Studios di Papigno

Un'inchiesta del programma di Rai3 "Report" dedicata a Cinecittà ha provocato la reazione di Roberto Benigni, che, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, ha diffidato la trasmissione. Al centro del reportage, in onda nella puntata di lunedì 17 aprile, la vicenda degli studi di Papigno (frazione di Terni), dove il regista toscano ha girato "La vita è bella" e "Pinocchio".

Anni fa, Benigni decise infatti di trasformare la cittadina in un ambizioso polo cinematografico (gli Umbria studios): un progetto trasformatosi in un clamoroso flop finanziario sino all'intervento di Cinecittà Studios nel 2005, che si è fatto carico dei debiti senza investire nella struttura (a oggi avrebbero versato 3,9 dei 5 milioni di rosso). Oggi il polo è sostanzialmente abbandonato e l'università di cinema ha chiuso. Cinecittà, intanto, si appresta a tornare in mani pubbliche: lo Stato si ritroverebbe così alle prese con i 32 milioni di euro di debiti degli Studios romani, cui andrebbero aggiunta gli 1,1 milioni da versare ancora a Benigni. Il regista non ha risposto alle domande del giornalista Giorgio Mottola di "Report" ma sarebbe arrivata diffida legale al programma, come spiega sempre Il Fatto Quotidiano:

Anche Roberto Benigni diffida Report. Il regista premio Oscar e la moglie Nicoletta Braschi hanno contattato l’ufficio legale del programma di Rai3 per disinnescare un’inchiesta che li riguarda e che andrà in onda lunedì sera. Nella missiva dell’avvocato Michele Gentiloni Silveri (cugino del presidente del Consiglio Paolo), inoltrata anche ai vertici dell’azienda e della rete, si annuncia una prima, probabile richiesta danni per l’anticipazione che è stata mostrata al termine dalla puntata di lunedì scorso.

Report ha comunque mandato in onda il servizio, inserito in un più ampia inchiesta dedicata al mondo del cinema.