Roberto Benigni a Sanremo 2011 emoziona con l’Inno di Mameli: i video
Roberto Benigni è il super ospite della terza serata del Festival di Sanremo 2011.
Il comico toscano, preceduto da numerose polemiche, è arrivato sul palco dell'Ariston su un cavallo bianco e sventolando il tricolore. Il suo compito è quello di spiegare il testo dell'inno di Italia, ma prima di iniziare non è riuscito a trattenersi dal commentare con battute veloci la situazione politica attuale legando le vicende del caso Rubygate a quelle dell'Italia, quindi anche Benigni a Sanremo parla di Ruby Rubacuori.
Ma dopo aver fatto sudare molto Morandi con battute rivolta anche al dg Masi, presente in sala, Benigni inizia a parlare dell'inno di Mameli, lo spiega parola per parola così come aveva fatto con la Divina Commedia di Dante.
Anche parlando dell'Inno non mancano i riferimenti alla politica attuale, infatti ad un certo punto Benigni si rivolge al leader della Lega Nord Umberto Bossi e dice: "Dov'è la vittoria, le porga la chioma, chè schiava di Roma Iddio la creò. Umberto, è la vittoria che è schiava di Roma, non l'Italia! Umberto, il soggetto è la vittoria!».
Poi parla di federalismo: "Il federalismo è un'altra cosa. Qui parliamo dell'unità del Paese, che è la ricomposizione quasi religiosa di un corpo fatto a pezzi".
Benigni esorta il popolo italiano a mettere in atto un nuovo risorgimento dello spirito.
E ancora, più avanti: "L'unità è talmente bella che permette pure che qualcuno dice: non la festeggio!".
Il suo intervento si chiude con un omaggio a Dante e con un’intensa interpretazione dell’Inno di Mameli, molto diverso da quello che abbiamo sentito cantare di solito. Benigni interpreta un ragazzo di vent’anni che lotta per la sua patria, non per l’Italia dei suoi padri ma per quella dei suoi figli.
La terza serata è poi proseguita con il ripescaggio di Al Bano e della Tatangelo e il passaggio in finale dei giovani Roberto Amadè e Micaela.