Roberta Ragusa, l’avvocato: “Sarà un processo anomalo. Bisognerà provare l’evento morte”
Quale sia stata la fine fatta da Roberta Ragusa, la donna scomparsa la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2014 a San Giuliano Terme è una cosa di cui ancora non si sa niente. Non vi è un corpo, non vi è un colpevole, ma ci sono tanti indizi e un processo che probabilmente si farà a breve. Se ne parla a Chi l'ha visto, il programma che segue da quando è stata denunciata la scomparsa il caso: presenti in studio la zia Marica e la nipote Maria assieme all'avvocato Enrico Maria Gallinaro.
"La speranza di ritrovarla non l'abbiamo mai abbandonata, quello è il nostro obiettivo. Sappiamo che è difficile a distanza di tre anni ce ormai abbiamo la consapevolezza che non tornerà a casa. La speranza, insomma, è quella di avere un corpo da riportare a casa" dice Marica prima del servizio che ha ripercorso la storia di questi tre anni: la ricostruzione del marito Antonio Logli e quello dei figli, le incongruenze della storia raccontata dall'uomo e la presenza di una donna, Sara, che era l'amante di Logli dal 2004. Proprio qua si sofferma Chi l'ha visto, sulla ormai nota telefonata intercorsa tra i due la sera prima della scomparsa della donna, una telefonata durata 60 minuti e inizialmente tenuta nascosta dall'uomo che aveva negato l'esistenza di un'altra donna. Messo davanti ai tabulati e alla testimonianza di Sara, poi, ha dovuto ammettere tutto, spiegando che la sua menzogna era stata detta solo per proteggere la donna. Perché ha mentito? si chiede la voce della giornalista che ricostruisce le tappe fondamentali? "Per evitare la domanda successiva: sua moglie ha ascoltato la sua conversazione con Sara?".
"Sarà un processo difficile, complesso, impegnativo. Bisognerà dare spazio al particolare, cercare tutti i fatti importanti che sono tanti che spesso si nascondono nel particolare. Una cosa, però, è certa, bisogna dimostrare tutto, anche quello che non va dimostrato: l'evento morte. Solitamente è un fatto, ma qua non c'è un corpo. L'importante è che vi sia attività mirata per far sì che tutti i particolari emergano" ha detto Gallinari in studio, mentre Marica ha spiegato che la famiglia è unita nel cercare la verità: Bisogna che si faccia giustizia. Non è giusto che donna scompaia così. Speriamo di trovare corpo, ma dopo tre anni non è semplice", appoggiata dalla figlia Maria: "Sono tre anni che aspettiamo risposte".