Richard Gere pazzo della Littizzetto, l’abbraccio è in diretta
Richard Gere è il grande ospite internazionale di questa settimana a "Che tempo che fa". Fabio Fazio lo accoglie, lui scherza con lui e si siede sulla scrivania. Fazio se la gioca: "Luciana Littizzetto è famosa in tutto il mondo". L'intervista all'attore di "Ufficiale gentiluomo" e "Pretty Woman" verte principalmente sui tragici fatti del Bataclan, a Parigi, e Richard Gere dice la sua raccontando un aneddoto, un ricordo del suo 11 settembre 2001.
Ero a New York nel giorno degli attenti alle Torri Gemelle, mi sono sentito un bambino. Spaventato, incerto nella fede e nella sicurezza di me stesso. Credo sia difficile per tutti noi fare qualcosa che ci spaventa molto, capire quella che è la percezione dei cattivi e pensare che sono degli esseri umani. Siamo tutti in questo universo, stiamo cercando tutti di raggiungere la felicità e di sopravvivere. La troviamo in maniera diversa, ma anche i cattivi si possono redimere.
Buddhista convinto, Richard Gere ne parla come di un "insegnamento", un modo "quantistico" per valutare tutte le cose. Quando Fazio mostra la foto del Papa e del Dalai Lama (lo stesso attore veniva da una visita al monaco buddhista), Richard Gere osserva:
Guardate quanto sono felici. Credo che abbiano molte cose in comune, mi piacerebbe che si incontrassero. Loro vogliono la vostra felicità, non parlano per loro, non sono egocentrici. Sono molto più preoccupati di ciò che ci fa beneficio.
L'intervista è anche l'occasione per parlare di "Franny", film in uscita in Italia a partire dal 23 dicembre e diretto da Andrew Renzi (impietosamente Fabio Fazio mette in scena una gag giocando con il cognome del premier italiano). Richard Gere è un filantropo si immischia nella vita di una coppia appena sposata, nel tentativo di rivivere il suo passato. Richard Gere ha anche parlato della foto che ha raggiunto più di 85 milioni di like, quella che lo mostra barbone proprio durante le riprese del film:
Dovevo stare nelle strade di New York, le cineprese erano invisibili ed io speravo, perché ero anche produttore oltre che attore, di poter avere almeno trenta secondi di libertà per girare. Sono stato lì per 45 minuti e nessuno mi ha detto nulla semplicemente perché sembravo un senzatetto.
Divertente il fuori programma alla fine dell'intervista con l'abbraccio a Luciana Littizzetto, sua grande fan.