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Ric: “Gian mi ha fatto cose brutte. Mi manca professionalmente, non come persona”

Ric e Gian formavano un duo comico molto amato, che impreziosì la tv italiana dagli anni ’60 agli anni ’80. Gian Fabio Bosco è morto nel 2010. Riccardo Miniggio, invece, ha 80 anni e in un’intervista rilasciata a Libero ha raccontato come vive oggi e i dissapori che portarono a un’insanabile rottura con il collega.
A cura di Daniela Seclì
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Ric e Gian
Ric e Gian

Ric e Gian, all'anagrafe Riccardo Miniggio e Gian Fabio Bosco, componevano un duo comico amatissimo in Italia, nella tv dagli anni '60 agli anni '80. Gian è morto nel 2010 all'età di 74 anni. Ric, invece, oggi ha 80 anni e si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Libero.

Riccardo Miniggio vive a Busto Arsizio, ama giocare a biliardo – fino a cinque anni fa partecipava anche a delle competizioni – ha due figli nati dal primo matrimonio ed è felicemente sposato con Gòdana:

"La mia seconda moglie: ha 56 anni ed è croata. Sono nonno di due nipoti e pure bisnonno".

Sostiene di annoiarsi facilmente, perciò trova dei modi per ingannare il tempo: "Mi rompo. Perché oggi se non hai raccomandazioni non lavori più. Sa cosa faccio per non andare in paranoia? Vado a letto alle 5 di mattina e mi sveglio a mezzogiorno. In tv guardo documentari e trasmissioni di cucina". Ha smentito, inoltre, le voci che lo vorrebbero tendenzialmente ‘tirchio':

"Tutti i soldi che ho guadagnato me li sono mangiati con le donne: alla mia prima moglie ho lasciato una villa da un miliardo pur di ottenere la separazione. Sapendo che comunque alla fine arriverà ai nipoti".

Ric su Gian: "Per comunicarmi la frattura, mi lasciò un biglietto"

In tv facevano ridere gli italiani, nel privato il rapporto di Ric e Gian fu rovinato da alcuni dissapori:

"Per dodici anni non ci siamo parlati, mi aveva fatto cose brutte, forse condizionato dalla famiglia. Poi ci siamo rimessi insieme nel 2002 per lavorare a teatro e abbiamo fatto il tutto esaurito, ma i rapporti non erano più quelli di prima".

Ric, quindi, ha concluso: "Mi manca professionalmente, il nostro era un marchio e lui è stato una parte della mia vita. Come persona no. Siamo sempre stati molto diversi: io nottambulo e lui mattiniero, io espansivo e lui chiuso. Per comunicarmi la frattura, ai tempi, mi lasciò un biglietto con scritto: ‘Qui finisce il nostro rapporto professionale'. E sparì".

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