Report attacca il Ricci di Belen e Bastianich: “Cuochi lavorano 17 ore al giorno ma pagati per 8 ore”
"Sotto le stelle" è il servizio realizzato da Bernardo Iovene per la prima puntata di "Report" senza Milena Gabanelli. E c'è da dire che riparte con il botto perché con un servizio lungo oltre 50 minuti, la redazione giornalistica più famosa d'Italia scoperchia il pentolone nelle cucine degli chef stellati. Il mondo enogastronomico trema mentre Bernardo Iovene traccia sponsorizzazioni, accordi, strette di mano tra chef, ristoranti, critici, guide e sponsor.
Tra gli chef stellati intervistati, Andrea Berton che cerca di rispondere alle domande del giornalista senza mai cadere alle sue provocazioni, ma che quando prepara una lasagnetta al Grana Padano fa notare come il suo utilizzo sia solo perché "è un marchio sensibile alla qualità". Il servizio mostra come, invece, Grana Padano sia molto presente nel settore del food con una serie di investimenti che coinvolge le maggiori personalità stellate. Come Cristina Bowerman, altra stellata, che spiega: "Grana Padano per me fa un taglio sartoriale". Gratis, ovviamente. Iovene arriva addirittura a sentire Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio del Grana Padano, che ammette:
Noi beneficiamo della notorietà che hanno gli chef, loro dal ritorno che il Grana è un prodotto conosciuto.
"Una mano tira l'altra", osserva sagace Iovene.
"Al Ricci hanno distrutto i miei sogni"
Ma tutto ha un prezzo, anche sognare di diventare grandi chef. Anche nel mondo delle cucine stellate c'è lo sfruttamento, nonostante intorno giri un fatturato da diversi milioni di euro, notorietà, una vita agiata e possibilità di essere sempre al centro dell'attenzione. Lavorare per queste stelle, a volte, non sembra essere il massimo. Così racconta un ex cuoco del Ricci, il ristorante di Milano di proprietà di Joe Bastianich e Belen Rodriguez.
Fino all'ultimo pensavo ‘ci sono grossi personaggi, è impossibile essere trattato come negli altri ristoranti'. E invece la delusione è ancora più grande perché i personaggi sono più grandi. Il Ricci è di Bastianich, della Belen. Ero assunto in regola, mi capitava di lavorare anche 16-17 ore al giorno ma mi pagavano per 8 ore al giorno. Ed era sistematico. Mi lamentavo? Certo, ma la risposta era che se non mi stava bene me ne potevo andare.
L'intervistato finisce in lacrime
E ti rendi conto che hanno giocato con la tua vita, non aprirò mai il mio ristorante. Ma non importa, quanti sogni ho bruciato ai miei figli senza che neanche si siano avvicinati, solo perché io ho voluto avvicinarmi al mio.
Un meccanismo assolutamente normale per tutti gli chef intervistati, quello di lavorare oltre le regolari 8 ore, perché "questo è il mestiere che abbiamo scelto di fare".