Rai YoYo, Rai 5 e Rai Storia liberi da pubblicità: basta spot per cultura e bambini
L'annuncio di Roberto Fico, parlamentare del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione di vigilanza Rai, è di quelli che potrebbero segnare una svolta epocale, perché se la decisione presa dal servizio pubblico nelle ultime ore dovesse essere solo il primo passo per un progetto di visione più ampia, allora ci troveremmo davanti al primo step di una vera rivoluzione del panorama televisivo italiano, almeno nelle sue dinamiche interne. La pubblicità sarà infatti eliminata, definitivamente, dai canali televisivi Rai Storia, Rai YoYo (la rete che manda in onda Masha e Orso, salvo dalla chiusura), Rai 5 e Rai Storia a partire dal 2016.
L'annuncio di Roberto Fico
L'annuncio del presidente della commissione di vigilanza su Facebook ha i toni trionfalistici di un obiettivo inseguito da tempo e finalmente raggiunto, anche grazie alla svolta ai vertici del servizio pubblico, con l'arrivo del nuovo Direttore Generale Campo Dall'Orto e della presidente Monica Maggioni:
Vi do una grande notizia! Finalmente dopo tante battaglie ce l'abbiamo fatta: dal 1° maggio 2016 su Rai YoYo non ci sarà mai più la pubblicità. I bambini non saranno più bombardati da spot pubblicitari. Una tv pubblica deve tutelare le persone partendo proprio dai più piccoli. A essere eliminata sarà anche la pubblicità nei canali culturali Rai 5 e Rai Storia.
Il grande lavoro che stiamo facendo porta i suoi frutti. Avanti così!
Quanta pubblicità c'è in Rai?
Come noto, le risorse della Rai provengono principalmente dal canone televisivo (che dal 2016 si pagherà con 10 euro al mese in bolletta elettrica) e, in parte dagli introiti pubblicitari. Per questi ultimi c'è un tetto massimo, visto il sistema ibrido di finanziamento, così da non sfavorire troppo la concorrenza. Sul banco c'è sempre stato il confronto con le televisioni pubbliche di altri paesi europei, su tutte la BBC inglese, più autonome dal punto di vista dei contenuti proprio perché svincolate dalle logiche degli ascolti e dei conseguenti introiti pubblicitari.