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Rai, nuovo contratto di servizio: più trasparenza e par condicio?

Meno pubblicità nei programmi per bambini, più trasparenza nei bilanci e nei costi indicando anche la fonte finanziaria di ogni trasmissione tv, più par condicio fra associazioni di consumatori: queste le novità del contratto di servizio Rai secondo il quotidiano “Il Messaggero”.
A cura di Fabio Giuffrida
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Nuovo contratto di servizio per la tv di stato, l'ultima risaliva al 2011: a rivelarlo è il quotidiano Il Messaggero che ha anticipato il contenuto del documento redatto dal vice ministro allo Sviluppo Economico Catricalà e dal Direttore Generale della Rai Gubitosi. Il contratto, composto di 26 pagine con ben 24 articoli e che dovrebbe entrare in vigore nel triennio 2013-2015 dovrà essere giudicato dal Consiglio d'amministrazione e soprattuto dalla commissione di vigilanza Rai. La parola chiave sarà "trasparenza" visto che ci saranno regole più ferree: bilanciati pubblicati sul web, par condicio fra associazioni di consumatori invitate nei programmi, meno pubblicità nei programmi per bambini e soprattutto "riconoscibilità della programmazione". Dietro quest'ultima denominazione si nasconde un'importantissima novità: quella di svelare ad inizio programma con quale denaro è stato realizzato il programma, ovvero o con il canone o con gli investimenti pubblicitari; ad annunciarlo potrebbe essere una stringa oppure un'annunciatrice. Questa l'anteprima del quotidiano romano, eppure manca ora l'ufficialità di Viale Mazzini: se così fosse, sarebbe l'inizio di una vera e propria rivoluzione.

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