Rai e Domenica In nella bufera: “Violenza in fascia protetta, ma censurano Scialpi”
Non c'è pace per Scialpi. L'artista, il mese scorso, si è visto escludere dal Festival di Sanremo 2016 dove avrebbe voluto partecipare con il marito. In questi giorni è arrivata una nuova delusione. Il cantante avrebbe dovuto prendere parte a "Domenica In", in compagnia di Roberto Blasi. Domenica scorsa, però, le cose sono andate diversamente. È stato lo stesso Scialpi ad annunciare il cambiamento di programma su Twitter:
"Ci hanno appena comunicato che la presenza a "Domenica In" è saltata con relativo argomento sui gay".
Paola Perego ha replicato al suo cinguettio, facendo una precisazione.
"Caro Giovanni sai quanto io adori te e tuo marito. È solo un appuntamento rimandato".
Le sue parole non hanno placato Scialpi, che ha espresso la sua stima nei confronti della presentatrice ma ha anche aggiunto: "Gli altri alla forca! #omofobia #discriminazione #gay #giancarloleone". Nel corso della puntata andata in onda, "Domenica In" ha dato voce ad una madre che ha raccontato il coming out del figlio. Il programma, inoltre, si è soffermato sul modo in cui i genitori affrontano l'omosessualità in famiglia.
"La Commissione di Vigilanza Rai faccia delle verifiche"
Sulla vicenda è intervenuto anche il parlamentare del PD, Michele Anzaldi, che su Twitter ha scritto:
"Rai1, "Domenica In" allo sbando! Cronaca nera alle 16.30 e poi invita e censura Scialpi e Blasi. Unica certezza i super mega stipendi dei dirigenti!"
Su "L'Unità.tv" ha aggiunto: "La “Domenica In”, il programma del servizio pubblico per la domenica della famiglia italiana, ha aperto la puntata dell’ultimo weekend parlando dell’efferato delitto del piccolo Loris a Catania. In piena fascia protetta, alle 16.30 del pomeriggio, nel momento in cui molte famiglie italiane sono davanti alla tv con i propri figli più piccoli, Raiuno si è soffermata a raccontare fin nei particolari quell’assassinio che da mesi riempie le pagine della cronaca nera. […] Chiederò che la commissione di Vigilanza Rai senta in audizione i nuovi direttori di rete della Rai, appena nominati, affinché sia affrontata la proliferazione incontrollata della cronaca nera sulle reti del servizio pubblico anche nelle ore di fascia protetta, con i connessi rischi per i bambini messi in risalto dagli esperti".