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Quentin Tarantino e quel film di Tinto Brass: “Il più ributtante che abbia visto al cinema”

Il regista, ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, racconta il suo cinema partendo dall’amore per l’Italia e la grande conoscenza del nostro cinema. In questo stesso repertorio per parlare del film più brutto mai visto. Poi un ricordo di Morricone: “Di lui si diceva fosse una persona fredda, in realtà era una persona di una dolcezza unica”.
A cura di Andrea Parrella
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Pochi programmi Tv riescono ad accogliere personaggi internazionali del calibro di Quentin Tarantino, ospite di Che Tempo Che Fa il 17 ottobre e in Italia in questi giorni per ricevere un premio al Festival del Cinema di Roma. Il regista si è raccontato in questa fase particolare della sua carriera, giunto a nove film da regista quando il suo proposito è sempre stato quello di farne un massimo di dieci: "Potrei cambiare idea – confida Tarantino a Fazio – ma diciamo che dieci film, 33 anni, mi sembra già una bella carriera. Il senso è che voi dobbiate stare lì e pensare "vogliamo di più". 

Il film più brutto di sempre? È di Tinto Brass

Al centro dell'intervista c'è l'amore dichiarato di Tarantino per l'Italia e il suo cinema, citato a più riprese nelle sue opere. C'è spazio per le citazioni dei suoi preferiti, ma è dallo stesso repertorio che Tarantino va a pescare quando Fazio gli chiede quale sia il film più brutto mai visto, da cinefilo qual è: "Più che di film più brutto parliamo di stranezze, di quei film le cui immagini ti fanno sentire che lo schermo è un po' ributtante. In questo caso direi "Salon Kitty" di Tinto Brass. Uccidono un maiale nei primi tre minuti, una volta che hai visto una roba così, dico che la cosa più strana vista al cinema è questa". 

Il regista ha da poco iniziato l'esperienza da padre, visto il figlio nato dalla relazione con la moglie Danielle Pick, che oggi ha quasi due anni: "Insieme abbiamo guardato Cattivissimo Me 2, sembrava essere interessato […] il primo film mio che gli mostrerei? Dovessi decidere io, forse Kill Bill".  

Il ricordo di Ennio Morricone

Inevitabile un passaggio sul suo rapporto con Ennio Morricone, che musicando il suo The Hateful Eight ha vinto un Oscar pochi anni prima della sua morte. Tarantino lo ricorda con un particolare: "Mi ha mandato una cosa meravigliosa, il più bel regalo di nozze che abbia avuto. Questo meraviglioso libro d'arte delle opere di Michelangelo. Lo teniamo in salotto io e mia moglie e lo guardiamo sempre. Non è che ci siamo incontrati se non negli ultimi anni della sua vita, ma il nostro rapporto, pur non essendo fatto di una frequentazione assidua, mi ha permesso di sfatare un pregiudizio. Di lui si diceva fosse una persona fredda, in realtà era una persona di una dolcezza unica, che per me è stato quasi uno zio". E aggiunge un aneddoto sulla moglie, Maria: Una donna meravigliosa. Lui continuava a dire

Una donna meravigliosa. Gli dicevo sempre che motivo per cui aveva fatto il mio film era perché a Maria fosse piaciuto il mio copione. Lui all'inizio negava, ma in realtà era così.

Tarantino ingaggia Fazio per un film

L'intervista con Fazio si chiude con un siparietto, quando il conduttore gli chiede: "Domando  a tutti gli amici registi italiani di farmi fare il morto. Non voglio che mi si veda, basta sapere che quello sono io. Se dovesse servire, io mi pago il viaggio da solo, nessuna spesa. Pensa si possa?". Tarantino risponde sorridendo: "Forse all'obitorio, quando aprono il cassetto e ti tirano fuori. Bella cosa. Le dico questo: ricorderò questa cosa e quando fra un po' di anni farò un film, se è appropriato e se lei è pronto a venire in aereo, molto volentieri". Chissà che non ci pensi davvero.

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