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“Quello show è un disastro”, cosa pensano gli Usa del loro “trono gay”

Aspettando il trono “gay” di “Uomini e Donne” anche negli Stati Uniti è partito il primo dating-show dedicato al mondo degli omosessuali. Atteso e presentato come “rivoluzionario”, al pari di quanto sta avvenendo qui da noi per il talk dei sentimenti di Maria De Filippi, dopo la prima puntata tutta la critica lo stronca: “Finalmente anche i gay hanno il loro noioso show sul primo appuntamento”.
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Manca meno di una settimana alla prima puntata del nuovo corso di "Uomini e Donne", un'edizione annunciata come una rivoluzione culturale per l'arrivo del primo "trono Gay", e cresce l'attesa per capire come si svilupperà la storia di Claudio Sona, barista di Verona in cerca del suo primo grande amore. Attenti ad aspettarsi troppo però, perché anche negli Stati Uniti c'era tanta curiosità per "Finding Prince Charming" (letteralmente "Cercando il principe azzurro"), il primo dating show dedicato alle storie gay in onda su "Logo", al punto che dopo la prima puntata tutto si è sgonfiato peggio di un pallone bucato. "Finalmente anche i gay hanno un dating show noioso tutto loro". Con sarcasmo, diremmo che la parità e l'uguaglianza è finalmente raggiunta.

Forse non basta aggiungere "gay" a "trono"

Ne scrive Kevin Fallon sul Daily Beast e, a pochi giorni dall'esordio del nostro "trono", non risulta difficile entrare nel circolo vizioso e porsi la stessa domanda: vuoi vedere che non serve aggiungere "gay" a "trono" per avere la rivoluzione?

Quando è stato annunciato "Finding Prince Charming", i paladini del buongusto suonarono l'allarme e invece viene fuori una narrazione fiabesca, forzata proprio per rendere il prodotto più appetibile ai più conservatori.

Che poi sarebbe, più o meno, lo stesso pubblico a cui si rivolge Canale 5 con il suo "Uomini e Donne". Ma c'è dell'altro che potrebbe rispondere a quanti, in queste ore, non vedono l'ora della grande scossa che il "trono Gay" può dare al nostro paese:

Il programma è così privo di vita che è assolutamente impossibile immaginare un'ampia scossa culturale. Non è quel terremoto di cultura pop che ci si aspettava, è il disatro più grave che può capitare ad un programma d'intrattenimento del 2016: è un brutto reality!

Ai blocchi di partenza, così come accade per "Uomini e Donne – Trono Gay", questo show si annunciava come qualcosa in grado di cambiare le cose e di lasciare il segno. Così non sembra essere. Appare piuttosto come un prodotto confezionato ad hoc per piacere ai più intransigenti. Chi si aspettava maggiore profondità, è rimasto deluso. Guardiamoci bene, quindi, dall'aspettarci grandi cose dal talk dei sentimenti di Maria De Filippi, potremmo rimanere molto delusi.

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