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Pozzetto: “Io e Cochi eravamo originali, i comici di oggi non mi stupiscono”

Intervistato da Chi, Renato Pozzetto ha ripercorso la sua carriera televisiva, dai film con Adriano Celentano a “Casa e Bottega”, passando ovviamente per il duo comico Cochi & Renato.
A cura di Daniela Seclì
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Lo abbiamo visto nella miniserie "Casa e Bottega". Renato Pozzetto ha rilasciato un'intervista a "Chi", in cui ha parlato della sua carriera televisiva. Il comico spiega il suo modo di fare divertire e l'importanza di un risvolto impegnato:

“Film che ho fatto in passato come Un povero ricco o Ricky e Barabba erano per divertire: l’ironia della mia generazione aveva sempre risvolti impegnati."

L'attore, inoltre, ha dichiarato di aver seguito X Factor e di essere rimasto colpito dall'energia dei ragazzi. Il suo nome è indissolubilmente legato a quello di Cochi, con il quale costituiva il famoso duo comico, ma per Pozzetto è difficile vedere nella nuova generazione, gli eredi di Cochi & Renato.

“Io e Cochi eravamo originali, avevamo qualcosa di innato che ci rendeva differenti. Nella moltitudine di comici che ci sono ora, raramente ne vedi alcuni che ti stupiscano”

Spesso ha lavorato anche con Adriano Celentano e di lui dice:

“È sempre in ritardo, era sempre distratto. Stavo ore ad aspettarlo. Il giorno in cui decisi di lamentarmi con lui mi anticipò: mi corse incontro, mi abbracciò e mi chiese scusa. E’ troppo simpatico”

L'intervista è anche un'occasione per parlare della sua vita privata. In particolare dei figli e nipoti che lo circondano costantemente e a cui è legatissimo.

"I miei figli vivono nel mio stesso palazzo: Giacomo è simpaticissimo e avrebbe potuto seguire le mie orme, ma non ha voluto seguire l’incertezza del mestiere di attore, mentre Francesca è appassionata ed un’ottima organizzatrice. I miei cinque nipoti mi riempiono la vita. La più grande, Allegra, è una sportiva. Emma è brava a disegnare. L’altro giorno le gemelle Stella e Olivia hanno portato all’asilo una mia canzone e c’erano bambini che le sapevano a memoria!”

Confida, anche, il grande dolore vissuto dopo la morte della moglie Brunella.

“Quando è morta mia moglie facevo teatro e sono andato avanti. Questo mi ha aiutato, anche perché non sono cose che col tempo spariscono: il tempo medica e aiuta, ma le disgrazie rimangono e i ricordi sono tantissimi. Istintivamente ho deciso, di stare coi giovani e coi miei nipoti e di lenire il dolore dell’affetto che mi è mancato con altri affetti”

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