video suggerito
video suggerito

“Porco ***”, Renato del Grande Fratello ungherese apre un b&b in omaggio alla Gialappa’s Band

Il concorrente del reality ungherese, reso celebre da un video di “Mai Dire Gol”, apre un’attività a Budapest intitolandola proprio con l’imprecazione per cui tutti lo ricordano. Al di là della zingarata di Pavesi, c’è in questa trovata un aspetto che riguarda la storia della televisione, sulla quale la Gialappa’s Band ha lasciato un segno irreversibile.
A cura di Andrea Parrella
130 CONDIVISIONI
Immagine

Ve lo ricordate Renato, il concorrente del al Grande Fratello ungherese che la Gialappa's Band ha reso immortale con uno dei video più celebri  di sempre? Per rinfrescarvi la memoria, aggiungeremo che Renato, di origini italiane, spesso aveva su una maglietta della Juventus d'annata (sponsor D+, brividi di nostalgia) ed ebbe la geniale idea di insegnare a tutti i compagni di ventura parolacce in italiano di cui loro non conoscevano minimamente il significato, imprecazioni comprese, inducendo anche il Marco Liorni ungherese a pronunciare una bestemmia in diretta nazionale.

Sono cose che lasciano il segno, piccole gemme scolpite in quel monolite che è la storia dell'audiovisivo. La novità del giorno è che Renato della sua imprecazione per eccellenza ha fatto un marchio di fabbrica. Precisamente ha deciso di aprire un bed and breakfast a Budapest cui ha dato proprio quel nome, la bestemmia che gli ha regalato il quarto d'ora di celebrità poi protrattosi per anni, che lui sta giustamente provando a capitalizzare.

La trovata di Pavesi, questo il cognome dell'ex concorrente del reality, è di quelle da premiare, non fosse altro che per l'immediata reazione dei tanti di cultori di Mai Dire Gol espressa in commento al post su Facebook in cui Renato annuncia l'avvio dell'attività nelle prossime settimane. "Come receptionist metterei il Marco Liorni ungherese", scrive un poeta, mentre altri già si organizzano già per una scampagnata in Ungheria, così da andarlo a trovare.

La storia della Tv in un video

Perché vi stiamo riportando tutto questo? No di certo per fare pubblicità a Pavesi, ma perché questa storia rappresenta un piccolo aneddoto che è in realtà specchio di un fenomeno televisivo più unico che raro, di cui la Gialappa's Band è protagonista in un modo per niente casuale. Il trio, che ha indubbiamente segnato la storia del piccolo schermo e che oggi percorre una fisiologica curva discendente in termini di impatto dei loro programmi sul pubblico, resta un esempio eccezionale di come il web abbia cultizzato una televisione che aveva preceduto la rete.

Perché Santin, Taranto e Gherarducci, pur avendo trovato nell'avvento di YouTube e dei social uno stadio evolutivo che ha reso obsoleto il loro metodo di fare televisione, sono stati resi definitivamente immortali da internet. Estratti come quello di Renato, della favola di Steven Bradbury, del telecronista del Frosinone, di Patrick e Katia nella suite al Grande Fratello e si potrebbe continuare all'infinito, sono nient'altro che pietre miliari. E tali resteranno, come i video in bianco e nero delle teche Rai.

130 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views