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Polemiche sul cartone per bambini con l’uomo col “pene più lungo del mondo”

In Danimarca è uscito John Dillermand, una serie animata rivolta ai bambini piccoli e incentrata su un uomo di un organo genitale di lunghezza smisurata. Lo scopo, secondo i creatori, è aiutare i bambini a confrontarsi con il proprio corpo. La scelta, però, ha inevitabilmente scatenato forti polemiche.
A cura di Valeria Morini
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In Danimarca scoppia una polemica relativa a "John Dillermand", serie dedicata all'uomo con "il pene più lungo del mondo". A scatenare le critiche non è stato tanto la bizzarra e "delicata" caratteristica del protagonista, quanto il fatto che non si tratti di una produzione porno-soft, bensì di un cartone animato per bambini. Il primo episodio della serie è stato trasmesso il 2 gennaio su Ramasjang, canale dedicato ai più piccoli.

Di cosa parla John Dillermand

Il protagonista del cartoon si chiama per l'appunto John Dillermand: il cognome significa letteralmente "uomo-pene". Questo superdotato eroe si serve spesso del suo organo genitale dalla lunghezza smisurata per risolvere situazioni o compiere i gesti più svariati come portare il suo cane al guinzaglio, e persino per aiutare gli altri. Nel cartone, ad esempio, lo si vede volare sulla città grazie ai palloncini legati al suo membro. Anche la sigla parla chiaro: "Ha il pisello più lungo del mondo / Non c'è quasi nulla che non possa farci / Lo fa girare / Può salvare il mondo se gli è permesso".  La messa in onda ha diviso parecchio il pubblico e ha provocato sdegno nel mondo politico. Il deputato di estrema destra Morten Messerschmidt ha attaccato lo spettacolo in un post su Facebook: "Non credo che guardare i genitali degli uomini adulti dovrebbe essere trasformato in qualcosa di normale per i bambini. È questo che chiamate servizio pubblico?".

Il dibattito in Danimarca

Gli autori, però, hanno preso le difese della loro creatura. "Pensiamo che sia importante raccontare storie sul corpo", ha dichiarato l'emittente pubblica DR, "Nella serie, riconosciamo  la crescente curiosità, l'imbarazzo e il piacere dei bambini per il proprio corpo e i genitali". "È uno spettacolo molto danese. Abbiamo la tradizione di superare i limiti e servirci dell'umorismo e pensiamo che sia del tutto normale", ha dichiarato ad AFP l'esperta di educazione Sophie Munster, che ha specificato come non ci sia alcuna sessualizzazione in questa rappresentazione: "I bambini hanno una prospettiva diversa. La dimensione del pene è così esagerata, i bambini si rendono conto che è uno scherzo". Alcuni genitori si sono scagliati contro lo show, ma il primo episodio è stato già visto da 200mila persone e ha suscitato parecchia ilarità. Chissà se uscirà dai confini danesi. In Italia, del resto, abbiamo già visto scene simili in commedie sexy come W la foca. Lì, però, l'intento era completamente diverso.

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