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Polemiche per “Il Capitano Maria”, protestano i dirigenti scolastici: “Messaggio diseducativo”

Alessandro Turchi, presidente dell’associazione “Solo dirigenti”, protesta contro una scena della prima puntata della fiction con la Incontrada in cui un preside di una scuola chiede di essere il primo ad evacuare l’edificio, in cui è stata nascosta una bomba: “una figura che non corrisponde affatto al ruolo degli attuali dirigenti scolastici”.
A cura di Andrea Parrella
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Lunedì 7 maggio è andata in onda la prima puntata del "Capitano Maria", la fiction con Vanessa Incontrada, che ha realizzato un vero e proprio boom di ascolti. Ma a quanto pare non si tratta del solo motivo per il quale la fiction si è fatta notare. In particolare, una delle scene della prima puntata ha scatenato la rabbia dell'associazione Solo Dirigenti, composta da presidi scolastici che si sono sentiti sviliti come categoria.

Nella scena specifica i Carabinieri, capeggiati proprio dal capitano interpretato da Vanessa Incontrada, si trovano all'interno di una scuola dove è stato nascosto un ordigno. Nonostante la situazione di pericolo, esiste una via di fuga, ovvero i sotterranei della scuola che permetterebbero di mettere studenti, docenti e dirigenti in salvo. A sorprendere l'associazione è l'atteggiamento di del preside della scuola, che di fatto chiede alle forze dell'ordine di poter essere il primo ad uscire. Il dirigente ottiene l'ok del capitano, ma scatena una lettera indignata di Alessandro Turchi, presidente dell'associazione:

Esprimo forti perplessità in merito alla fiction ‘Capitano Maria'. Mi faccio interprete dei sentimenti di rabbia e disappunto che mi sono stati partecipati da tanti colleghi, per il fatto che ancora una volta la figura del dirigente scolastico appare messa in luce in modo negativo: un preside anziano, pavido, inetto ed incapace di trovare soluzioni dinanzi ai pericoli, una figura che non corrisponde affatto al ruolo degli attuali dirigenti scolastici, che hanno grandi responsabilità e gestiscono situazioni molto complesse.

Oltre al giudizio strettamente etica e morale, la lettera provvede a chiarire, dal punto di vista regolamentare, come debba comportarsi un dirigente in casi di emergenza: "Il preside, oggi dirigente, in qualità di datore di lavoro e responsabile della sicurezza secondo il Dlgs.81/2008, sarebbe stato anche responsabile della presenza dell’ordigno nella scuola, e quindi perseguibile, penalmente, per culpa in vigilando; di sicuro, oltre che per una motivazione etica e deontologica, avrebbe avuto interesse professionale a salvare tutti. Ancora più triste la riflessione che, essendo questa fiction trasmessa dalla prima rete Rai, è stata seguita da un folto pubblico che comprende, in larga parte anche i nostri utenti e le loro famiglie". L'invito finale è a tenere seminari educativi e costruttivi "in cui si spiega ai registi e agli sceneggiatori, cosa sia la scuola oggi e in cosa consista il lavoro del dirigente scolastico".

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