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Pietro Valsecchi: “Rosy Abate figura mitica della fiction italiana come Montalbano e Cattani”

Il produttore celebra il grande successo della serie tv. Valsecchi tenta di spiegarne la logica, raccontando Rosy Abate come un personaggio femminile di rottura che si impone al fianco di nomi di grande rilievo della storia della fiction italiana.
A cura di Andrea Parrella
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Il successo di "Rosy Abate – La serie" è oramai una certezza di questa stagione televisiva. Dopo le prime tre puntate della fiction di Canale5 si è già compreso come quella della Taodue di Valsecchi sia una sfida vinta, almeno per quel che riguarda il seguito del pubblico. Lo spin off di Squadra Antimafia con protagonista Giulia Michelin sta infatti riscontrando una partecipazione e un interesse di pubblico figli di una grande campagna di lancio della fiction, anticipata da mesi di sponsorizzazione di un prodotto che potrebbe segnare il rilancio definitivo della serialità televisiva Mediaset, da qualche anno in crisi perché incapace a trovare titoli convincenti.

Il produttore esalta il personaggio di Rosy Abate

A commentare questo successo Pietro Valsecchi, produttore di Rosy Abate, che non si è limitato ad esprimere semplice soddisfazione per i traguardi raggiunti, ma in un comunicato è andato ben oltre, esaltando le capacità di rottura che questo prodotto può avere sullo status quo e gli effetti che possono riversarsi sul mercato italiano: "Lo straordinario successo di pubblico, in tv su Canale5 e sui social, di ‘Rosy Abate la serie’ ha proiettato il personaggio già protagonista di Squadra Antimafia nell’empireo delle figure mitiche della fiction italiana, accanto al commissario Cattani o a Montalbano. Ma a rendere unico questo fenomeno non è solo l’indubbia popolarità e affetto da parte degli spettatori, ma una serie di ulteriori elementi totalmente nuovi nell’immaginario creato dalla serialità italiana."

Rosy Abate come Montalbano e La Piovra

Riferimenti alti, quelli al commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri e interpretato da Luca Zingaretti e quello de La Piovra, con il volto di Michele Placido. Il merito principale di Rosy Abate, tuttavia, è uno in particolare:

Prima di tutto il fatto che Rosy Abate è un personaggio femminile  – e nel panorama italiano è già un’eccezione – protagonista non di storie d’amore o di commedie famigliari, ma al centro di una fiction action-poliziesca. Un’eroina totalmente nuova per le serie italiane abituate a imbrigliare le donne in ruoli stereotipati, in cui di solito risaltano come qualità dominanti il fascino o le relazioni sentimental/famigliari. Rosy al contrario è dura, determinata, capace di comandare sugli uomini, e anche, drammaticamente, di uccidere: una donna controversa, mafiosa e insieme madre, vendicativa ma con un senso di giustizia viscerale.

Quindi Valsecchi innalza Rosy Abate a simbolo nuovo della serialità televisiva nazionale, con un chiaro rimando, per quanto velato, a prodotti di rilievo internazionale come, su tutti, Gomorra: "Rosy Abate è un personaggio imprevedibile che nasce quasi 10 anni fa e, pur destinato alla platea generalista, anticipa la complessità dei personaggi più recenti della migliore serialità internazionale e anche di quella pay italiana. Rompe quindi lo schema classico dell’eroe della fiction italiana, maschio e sempre dalla parte giusta, e riesce a farlo in un panorama televisivo completamente cambiato rispetto a quello i cui si sono affermati i Cattani e i Montalbano, un panorama multi canale e multi piattaforma dove affermarsi nell’immaginario collettivo è impresa sempre più ardua." La chiosa di Valsecchi dice molto sulle speranze future rispetto a questo prodotto:

Lunga vita quindi a Rosy Abate perché il suo mito e la sua storia è appena incominciata.

La sorella di Giulia Michelini, Paola, attrice in "Rosy Abate"

Intanto c'è grande attesa per il prosieguo di questa stagione iniziale di Rosy Abate, da cinque gli episodi totali. Il grande coinvolgimento del pubblico è nato in particolare da un dettaglio della serie, il ritrovamento da parte di Rosy Abate del figlio Leonardo, che lei aveva creduto morto. Le anticipazioni della quarta puntata vedono una Rosy pronta a rimettersi in gioco pur di riprendersi per sempre suo figlio. Dettaglio, tutt'altro che irrilevante, è la presenza nella serie di Paola Michelini, sorella di Giulia Michelini e anche lei attrice, che in Rosy Abate veste i panni di regina Mainetti.

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