Piero Angela: “La Fase 2? Io continuerò a essere prudente e a non uscire, verranno i nipoti a casa”
Piero Angela ha raccontato al Corriere della Sera come sta vivendo questo momento segnato dalla pandemia del coronavirus e spiegato come si sta preparando alla fase 2 ormai alle porte. Niente di diverso dalla prima a quanto pare, il noto divulgatore infatti ha dichiarato di non essere intenzionato a uscire di casa: "Io continuerò a essere prudente e a non uscire. Però penso che verranno qui i miei nipoti e sarà un momento importante: è tanto tempo che non ci vediamo e non era mai successo prima, perché abitiamo vicino". Intanto, prende il sole sul balcone Piero Angela, lavora alle puntate di Superquark per Raiplay, sente i nipoti al telefono anche se "non è la stessa cosa che vederli" e fa un po' di ginnastica in casa, visto che il suo fisioterapista non può più seguirlo.
Cosa pensa Piero Angela della riapertura
Sul comportamento degli italiani in lockdown si è detto fiero, perché poi "gli italiani sono indisciplinati per natura, in questa occasione si sono spaventati, quindi hanno obbedito alle regole" ha aggiunto. In merito alla potenza del virus e alle conseguenze che già ha fatto pagare all'intero Paese, allargandosi a macchia d'olio in tutto il mondo, Piero Angela si dice ancora preoccupato e per questo motivo alza il livello di allerta con una semplice analisi:
Temo questa “apertura dei cancelli”, anche se molto graduale. L’influenza di stagione ogni anno in Italia colpisce mediamente 5-6 milioni di persone, con cinquemila decessi. Il nostro organismo è predisposto con le difese immunitarie, e basta stare a letto per guarire. Adesso, invece, non siamo preparati. Se si guardano i contagiati ufficiali il numero è ancora basso, ma la mortalità è molto più alta rispetto alla normale influenza. Dobbiamo stare attenti finché non ci sarà il vaccino.
Quando la mamma si ammalò di influenza spagnola
Un virus che non lo ha colto di sorpreso, avendo avuto anche i racconti di sua madre che si ammalò di spagnola e descrisse un isolamento molto simile a quello del Covid-19: "Mia madre si era ammalata di spagnola, che ha fatto 50 milioni di morti. Per fortuna lei si salvò: raccontava che qualcuno le lasciava da mangiare fuori dalla porta, un po’ come è successo da noi nelle varie zone rosse".