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“Pierangelo Bertoli era down”, la frase di Aragozzini da Simona Ventura imbarazza la Rai

Le parole pronunciate dall’ex patron di Sanremo Adriano Aragozzini a “Settimana Ventura” hanno indignato la famiglia di Pierangelo Bertoli, che non era affetto da sindrome di down, bensì da poliomelite. La vicenda diventa un caso in Rai con l’intervento del consigliere di amministrazione Rai Laganà, che chiede scusa alla famiglia e lamenta “ospiti ignoranti e conduttori non all’altezza del ruolo in Rai”.
A cura di Andrea Parrella
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"Ricordatevi che io ho portato il primo artista down a Sanremo, Pierangelo Bertoli". Non è passata inosservata la frase infelice pronunciata a Settimana Ventura, in onda la domenica mattina su Rai2, da Adriano Aragozzini, ex patron del Festival di Sanremo nelle edizioni 1989, 1990 e 1991. Anno, quest'ultimo, che vide tra i concorrenti proprio Bertoli, in gara con "Spunta la luna dal monte". Ma il cantautore non aveva da sindrome di down, bensì era affetto da poliomelite, che gli fu diagnosticata quando aveva 10 anni e lo costrinse a vivere per tutta la vita su una sedia a rotelle.

A sottolineare le frasi di Aragozzini era stato Striscia La Notizia, cinserendo lo spezzone televisivo in una delle sue rubriche, portando all'attenzione pubblica una cosa per la quale aveva già protestato apertamente Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, chiamando in causa direttamente Simona Ventura e chiedendole di far notare "a quel personaggio che hai invitato Adriano Aragozzini che mio padre aveva avuto la poliomielite non era down". 

Dopo ore di silenzio, è arrivata anche una voce di solidarietà dai vertici Rai. Il consigliere d'amministrazione Riccardo Laganà ha espresso solidarietà per la famiglia Bertoli, che si rammarica per "ospiti ignoranti e conduttori non all'altezza del ruolo", con un chiaro riferimento a Simona Ventura, che al momento non ha ancora commentato la vicenda.

Dalla famiglia Bertoli sono arrivati i ringraziamenti per questa presa di posizione, che troverà probabilmente seguito nei prossimi incontro del consiglio di amministrazione Rai: "La cosa forse più brutta che Aragozzini ha fatto – scrive Alberto Bertoli – è inserire nell'elenco che stava facendo, mio padre come una categoria: c'è stato il melodico, il cantautore e l'handicappato, il fenomeno da baraccone che già è grave ma inoltre lo identifica con la sua disabilità. Ovviamente non è un disonore essere down ma ci vuole il rispetto sia per l'essenza di una persona oltre sia per la sua disabilità. Al di la di tutto c'è una cosa che rimane e sopravvive a tutto: la musica di un gigante, il resto presto svanisce. SEMPRE A MUSO DURO!!!".

Le scuse del segretario Usigrai Vittorio Di Trapani

A prendere una posizione chiara è anche il segretario Usigrai Vittorio di Trapani, che stigmatizza il "pressapochisimo delle parole di Aragozzini" e manifesta piena solidarietà nei confronti della famiglia Bertoli.

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