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Perché il titolo originale di Daydreamer è Erkenci Kus, l’uccello del mattino è l’albatro di Can

La soap turca Daydreamer – Le ali del sogno è stata accolta dal pubblico di Canale5 con grande entusiasmo. Nei giorni scorsi, si è parlato molto della decisione di Mediaset di cambiare il titolo della serie, evitando di ricorrere alla traduzione letterale del titolo turco. Il nome originale della soap è Erkenci Kus, in italiano Uccello del mattino. Ecco perché.
A cura di Daniela Seclì
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Daydreamer – Le ali del sogno è la nuova soap turca proposta da Canale5. In questi giorni si è parlato molto, anche in chiave ironica, della decisione di Mediaset di cambiare il nome della serie, evitando di ricorrere alla traduzione letterale del titolo turco. Il titolo originale di Daydreamer è Erkenci Kus, ovvero Uccello del mattino.

Erkenci kus – Uccello del mattino

Alla luce della facile ironia e doppi sensi che avrebbe scatenato la traduzione letterale "Uccello del mattino", non sorprende la decisione di Mediaset di non ricorrere al titolo originale della soap turca. Hanno preferito optare per un più romantico Daydreamer, che richiama l'idea del sogno a occhi aperti. La questione legata a volatili vari ed eventuali, invece, è stata relegata – sempre in forma simbolica – al sottotitolo "Le ali del sogno". Vediamo, invece, a cosa fa riferimento il titolo turco.

L'uccello è l'albatro che Can ha tatuato sul petto

A spiegare il titolo turco è stato lo stesso Can Yaman in un'intervista rilasciata a NTV. Al netto dei vari significati simbolici e che si riflettono nella trama della soap, uccello del mattino è anche un riferimento all'albatro che il personaggio dell'affascinante fotografo Can Divit porta tatuato sul petto. L'albatro, uccello marino maestoso che i più fortunati hanno visto volteggiare sulle acque all'alba, ha l'apertura alare più grande al mondo ed è capace di percorrere chilometri. Can Yaman ha dichiarato che rappresenta simbolicamente il carattere selvaggio e irrequieto del personaggio che interpreta:

"Tra i personaggi che ho interpretato fino ad adesso, quello di Can Divit è il mio preferito. Siamo simili. Lui è un fotografo, noto a livello internazionale, dal carattere irrequieto, che passa la maggior parte dell’anno in giro per il mondo. È un ribelle, un avventuriero, appassionato di sport estremi. Lavora in luoghi complessi. Il suo soprannome è Albatro, l’uccello che può percorrere 80mila chilometri in sette anni senza mai fermarsi e ha un’apertura alare fino a quattro metri. Can se lo è fatto tatuare".

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