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Perché guardare Orange Is The New Black, la serie contro i pregiudizi sulle donne

Una lezione contro il razzismo, l’omofobia, la violenza e ogni altro pregiudizio sul mondo femminile ci arriva direttamente dalle detenute del penitenziario di Litchfield. Ecco perché, aspettando la quarta stagione prevista per la prossima estate, “Orange Is The New Black” è una serie tv da non perdere.
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ATTENZIONE: il post in questione racconta di "Orange Is The New Black" e lo fa cercando di ridurre al minimo ogni tipo di spoiler. 

Piper Kerman ha trascorso 13 mesi in una prigione federale, in regime di minima sicurezza, e lo ha fatto soltanto per amore. Quello che ha provato nei confronti di Nora, che è davvero una ragazza bellissima che però fa un lavoro pericoloso. Nora traffica eroina per conto di un potente boss africano. Tra viaggi intercontinentali e romantici paesaggi, Piper si lascia travolgere e coinvolgere. È una fase, lei ha solo 23 anni quando porta a termine un singolo viaggio con più di 10mila dollari di eroina in un doppio fondo della valigia. Dicevamo, è una fase. Piper lascia Nora ed inizia una nuova vita con Larry Smith, uno scrittore di successo. Nel 2004, di punto in bianco (in realtà c'è stata un'indagine partita nel 1998) i federali si presentano alla porta di Piper per arrestarla: le accuse sono riciclaccio di denaro e traffico di droga e Larry non sapeva nulla della vita precedente di Piper. Quel singolo viaggio fatto per conto di quel signore della droga le è costato, dieci anni più tardi, una condanna. Ed una vita completamente stravolta.

Comincia qui "Orange Is The New Black", serie tv di successo prodotta da Netflix e ispirata alle memorie di Piper Kerman, che è anche alla supervisione del progetto scritto e diretto da Jenji Leslie Kohan. Protagonista è Piper Chapman (nella finzione il cognome cambia) personaggio interpretato da Taylor Schilling, in un racconto toccante che conduce, ora con sensualità ed ironia ora con toccante malinconia, nel mondo delle carcerate del penitenziario di Litchfield.

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Dove guardare "Orange Is The New Black"

La serie è stata rinnovata per una quarta stagione che sarà disponibile a partire dalla prossima estate e in Italia possiamo apprezzarla in programmazione su Mediaset Premium e on-demand proprio su Netflix. Per adesso è il fiore all'occhiello del neo-arrivato servizio di streaming on-demand, tra le serie più richieste e viste da chi ha attivato il servizio. In questo momento, non è ancora chiaro se la quarta stagione sarà trasmessa in esclusiva su Mediaset Premium, che ha acquistato i diritti di esclusiva proprio da Netflix prima che questa sbarcasse in Italia. In caso contrario, sarebbe proprio quest'ultima a rendere disponibile in esclusiva l'intera serie sul proprio catalogo.

Le differenze tra la Piper della serie e la Piper reale

La Piper della serie presenta numerose differenze con quella della realtà. Tanto per cominciare, prima di entrare in prigione Piper Kerman non progettava di vendere profumi ed essenze con la sua migliore amica, ma lavorava come direttrice creativa e responsabile di progetti indirizzati alle aziende che volevano rafforzare la propria presenza sul web e sui social media. Una differenza molto importante è nei rapporti con la sua ex, che nella serie si chiama Alex e non Nora, e con Larry, il fidanzato. Nel caso di Alex/Nora, il rapporto non era così complice e stretto come vediamo nella serie e le due hanno condiviso solamente cinque settimane sui tredici mesi che Piper ha dovuto scontare. Per quanto riguarda Larry, oggi Piper è sposata con lui e quello che nella serie tv viene presentato come un elemento che distrugge il loro rapporto, nella realtà lo ha cementato. Parliamo di un articolo di giornale che Larry ha pubblicato sul New York Times nel Natale che la vera Piper ha passato in carcere: "Non avrei saputo immaginare regalo di Natale più grande". Il legame con Red, che nella vita reale si chiama Pop, c'è ed è ancora forte e non c'è mai stato un contrasto aspro come quello visto in apertura di serie, e anche il rapporto con le altre detenute non è mai stato così conflittuale come viene mostrato nel corso delle tre stagioni.

L'arancione contro la Violenza sulle donne

Il successo di Orange Is The New Black è tale che anche l'Onu ha deciso di scegliere il colore arancione (quello delle tute delle detenute del penitenziario) come simbolo per la lotta alla violenza nella Giornata Internazionale contro la Violenza dello scorso 25 Novembre. L'universo femminile delle detenute e le minacce da combattere, dalla discriminazione per la loro condizione, il problema del razzismo e dell'omofobia. "Orange Is The New Black" è una finestra aperta su tutto il mondo femminile, dove le donne sono rappresentate per quelle che sono, lontano dai classici stereotipi della donna americana. È una serie che è aderisce senza storture alla realtà dei fatti, ecco perché è una serie adatta sia ad un pubblico maturo maschile, che femminile. Assolutamente imperdibile.

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