Peppa Pig VS gli animalisti, lo scontro arriva al Parlamento dell’UE
Non c'è pace per Peppa Pig, il celebre cartone che sta letteralmente spopolando tra i bambini, raccontando delle avventure di una famiglia di maialini. Nelle scorse settimane gli animalisti dell'Aidaa proposero una petizione per invitare a boicottare il programma, in quanto facente riferimento ad una realtà totalmente distorta in merito alla "sorte che tocca quotidianamente a milioni di maiali, muchhe, oche, anatre, topi ed altri animali".
Gli animalisti al Parlamento dell'UE. L'Aidaa è riuscita a fare in modo che la commissione petizione del Parlamento dell'Unione Europea abbia iscritto la "Mozione Peppa Pig" e la richiesta non è per nulla dolce, anzi viene richiesto l'obbligo per editori e distributori di film, cartoon e libri a porre in coda al film o al cartoon e sull'ultima pagina della pubblicazione la seguente scritta:
Il contenuto del cartone animato è frutto di invenzione e della fantasia umana, mentre gli animali veri qui interpretati da personaggi di fantasia in realtà sono spesso trattati in maniera crudele. Alcuni di loro come i topi vengono sterminati con il veleno o sottoposti a sperimentazione scientifica, altri come maiali e mucche vengono allevati in maniera inaccettabile per essere poi uccisi e mangiati. Infine altri animali vengono maltrattati ed altri ancora come ad esempio i lupi, le iene e gli sciacalli vengono presentati come animali crudeli quando in realtà sono solo dei predatori in natura che cacciano per nutrire se stessi ed i loro piccoli.
Se si considera il fatto che Peppa Pig venga seguito da un pubblico di bambini dagli 0 ai 7 anni, si potrebbe obiettare che forse non è proprio il messaggio più adatto per questa tipologia di target. Il fenomeno del dolce maialino, nel contempo, ha riscosso un successo assoluto in termini di crossmedialità, tra libri, fumetti, compendi, cartoni e anche al cinema, dove è riuscito a far registrare incassi da capogiro, e arrivando anche in teatro. Riusciranno gli animalisti a far prevalere le loro ragioni? Intanto l'Europa li ascolta.