Paura per Pierson Fodé, Thomas di ‘Beautiful’: “Non sono morto ma ho avuto un trauma cerebrale”
Pierson Fodé è intervenuto sui social per raccontare, seppure senza scendere troppo nei dettagli, cosa gli è accaduto nelle ultime settimane. L'attore molto amato per aver interpretato i panni dell'affascinante Thomas Forrester nella soap ‘Beautiful‘, ha confidato di aver visto la morte in faccia a causa di un trauma cerebrale. Ora, tuttavia, starebbe molto meglio.
I dottori continuano a monitorare il suo battito cardiaco
Pierson Fodé si è visto costretto a raccontare cosa gli è accaduto. Hanno cominciato a circolare con insistenza, infatti, le foto che lo ritraggono con una scatolina applicata sotto la maglietta (vedi in alto, ndr). Così, i fan preoccupati si sono riversati sui suoi profili social per chiedere spiegazioni. L'attore ha fatto sapere che i dottori che si stanno prendendo cura di lui gliel'hanno applicata per monitorare il battito cardiaco:
"Non sono morto. Sono davvero lontano dall'esserlo sebbene nell'ultimo mese e mezzo mi sia capitato di bere qualche birra e meditare sulla vita con la vecchia ‘Grande Mietitrice'. Avevo intenzione di non parlarne ma quella scatolina sotto la maglietta compare in così tante foto. Mi ricorda che forse posso dare speranza a qualcuno che sta vivendo la stessa esperienza. Quella scatola monitora il battito del cuore".
Quindi, ha spiegato che il suo compito è quello di monitorare eventuali anomalie, interruzioni del battito o svenimenti "dovuti a un trauma cerebrale".
L'attore invita a dare valore a ogni singolo giorno
Questa esperienza, seppure spaventosa, lo ha portato a riflettere sui mille motivi per cui essere grato alla vita: la gioia di sentirsi finalmente meglio, l'affetto della sua famiglia e il supporto dei fan. Infine, ha invitato tutti a godere di ogni singolo giorno:
"Forse un giorno farò un film in proposito. […] Voglio esprimere quanto io sia grato di essere di nuovo me stesso. Grazie a tutti quelli che mi hanno contattato anche se non sono riuscito a rispondere. Sono grato ai miei amici e alla mia famiglia che mi hanno incoraggiato e mi hanno dato speranza lungo questo percorso (ne avevo davvero bisogno). Sono grato ai dottori. Grato per la vita che sono riuscito a vivere. La nostra vita è breve, siate sicuri di non prenderla troppo seriamente, di tagliare le cose negative e di divertirvi".