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Pascal Persiano, da ‘CentoVetrine’ all’incubo Equitalia: “Senza la mia famiglia l’avrei già fatta finita”

Nella soap ‘CentoVetrine’ era il cattivo Leonardo Valli e presto sarà nelle sale con il film ‘Notte Nuda’. In un’intervista rilasciata a Corriere.it, Pascal Persiano ha raccontato l’incubo che sta vivendo da anni con l’Agenzia delle Entrate.
A cura di Daniela Seclì
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In un'intervista rilasciata a Corriere.it, Pascal Persiano ha raccontato l'incubo che sta vivendo da diversi anni. Divo dei fotoromanzi, ha preso parte anche alla soap ‘CentoVetrine‘, nel ruolo di Leonardo Valli. Presto lo vedremo al cinema, nel film horror ‘Notte nuda', con la regia di Lorenzo Lepori. Nel privato, però, sta affrontando una situazione decisamente incresciosa per via di alcuni problemi con l'Agenzia delle Entrate. L'attore ha parlato di presunti errori di Equitalia nella verifica dei compensi da lui percepiti e ritenuti più alti di quanto dichiarato.

Pascal Persiano è entrato in analisi

La lunghissima vicenda processuale ha portato Pascal Persiano a vivere un comprensibile momento di fragilità: "Ho un’iscrizione ipotecaria sulla casa per circa 400 mila euro. […] Sono entrato in analisi. Ancora oggi mi sveglio di soprassalto alle tre di notte e mi vado a rileggere le carte. Se non avessi avuto vicino la mia famiglia l’avrei già fatta finita. […] So bene che la mia è una lotta contro i mulini a vento, purtroppo, mi sento come una bomba che cammina, negarti l’evidenza è un sopruso troppo forte. Ora comprendo tutti quei piccoli imprenditori che, attaccati dal fisco nei loro beni, hanno preferito togliersi la vita".

I presunti errori di Equitalia sui suoi compensi

Nel 2006 l'Agenzia delle Entrate notificò un accertamento relativo all'anno 2000, per verificare se Pascal Persiano avesse evaso 80 mila euro di compensi. L'attore dimostrò il contrario e vinse in primo grado. Purtroppo non finì lì: "Qualche mese più tardi mi arriva un’intimidazione al pagamento di una cartella di Equitalia relativa all’anno 1999 con cui mi chiedevano 96.400 euro per studi di settore. Rispetto però al precedente accertamento, l’intimidazione non viene preceduta dalla notifica né da nessun altro atto prodromico relativa alla stessa. Io non ricevo assolutamente nulla". Quando ha avuto modo di visionare gli avvisi di accertamento che non ha mai ricevuto, ha notato diverse presunte irregolarità come "la mancanza del numero civico" o del "timbro dell'ufficio postale" o "del bollo". Se il destinatario non riceve l'atto, è considerato nullo.  Ha ricevuto, poi, anche un'intimidazione di pagamento relativa all'anno 1998 per un ammontare di 101 mila euro. Anche in questo caso, Pascal Persiano sostiene di non aver mai ricevuto la documentazione. In caso contrario, avrebbe avuto modo di impugnare gli atti nei tempi previsti.

Pascal Persiano attende il processo in Cassazione

Pascal Persiano ha perso in primo e secondo grado e anche nel grado straordinario della revocazione ad istanza di parte. Ora attende che vengano fissate le date dei due processi in Cassazione: "Nel frattempo mi hanno ipotecato casa per 400 mila euro mentre sono riuscito a sbloccare il fermo amministrativo dell’auto. Io però non mi arrendo, inizio un nuovo procedimento in sede civile visto che dopo quello in sede penale non è successo niente".

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