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Parla Fiorello dopo l’ansia da 12 milioni di euro

Il mattatore del lunedì sera di un indimenticabile novembre si racconta dopo il successo de Il più grande spettacolo dopo il weekend e replica alle critiche sul costo esagerato dello show: 12 milioni di euro e tanta ansia da prestazione.
A cura di Laura Balbi
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Il mattatore del lunedì sera di un indimenticabile novembre si racconta dopo il successo de Il più grande spettacolo dopo il weekend e replica alle critiche sul costo esagerato dello show: 12 milioni di euro e tanta ansia da prestazione.

Un successo travolgente quello de Il più grande spettacolo dopo il weekend, che con quattro serate ha superato tutte le aspettative, regalando una tv diversa e innovativa, con gli spunti del varietà vecchia maniera e le gag di un conduttore esilarante.

Fiorello è lo one man show di quest'anno, ha spaziato dalla comicità alla satira politica, dalle imitazioni alle canzoni. Gli ospiti sono stati eccezionali, eclettici e sono messi in gioco, senza prendersi troppo sul serio. L'animale da palcoscenico ha appassionato gli italiani davanti alla tv, e a conti fatti dopo i quattro lunedì in sua compagnia ci siamo sentiti tutti orfani di Fiorello.

Il successo de Il più grande spettacolo dopo il weekend è arrivato non senza intoppi. Fiorello si racconta in un'intervista a caldo a Vanity Fair, dove spiega i retroscena di quattro settimane sotto pressione. Malgrado i dati d'ascolto abbiano fatto "er botto" le critiche non sono mancate, e lo showman non le ha certo ignorate:

Le critiche danno sempre fastidio. Puoi far finta di fregartene ma nessuno se ne frega davvero, soprattutto se sai che stai facendo una cosa bella. La verità è che il successo in Italia non te lo perdona nessuno. In generale, il fatto che chiunque si permettesse di sputare sentenze: dal macellaio al pizzaiolo, erano diventati tutti critici televisivi. E, nello specifico, le critiche dei colleghi: io non mi permetterei mai di fare commenti su un altro artista mentre è in onda con il suo spettacolo. Purtroppo l’invidia è una caratteristica di chi fa il mio mestiere.

Malgrado tanti apprezzamenti le critiche di chiunque, dalla voce del popolo al collega invidioso di turno, non sono state d'aiuto al conduttore.

Il più grande spettacolo del 2011, almeno due anni di stop per Fiorello

I giudizi di quel che è stato visto in tv non sono stati gli unici ad amareggiare Fiorello, che ha dovuto fare i conti anche con i costi salati del programma, che non sono andati giù all'opinione pubblica. Lo show è costato la cifra blu di 12 milioni di euro e a tal proposito il Grande Fiorello commenta:

Questo programma non è nato sotto i migliori auspici, tutti subito a dire: chissà quanto costerà. Sono stato sul punto di mollare tutto. Ero anche spaventato, leggevo i giornali e c’erano queste cifre, e poi: “Vedremo Fiorello che cosa saprà fare”. Da non dormire la notte.

Lo vedevamo con l'adrenalina a mille sul palco del suo show, scoppiettante su twitter, istrionico in tutte le sue anteprime nella famosissima edicola di Cesare. Ma l'ansia ha giocato il suo ruolo in uno show tutt'altro che agevolato.

“ Non tornerò in tv nei prossimi due anni ”
Fiorello
Nell'intervista Supe Fiore parla anche della sua splendida famiglia e della sua gioventù dissoluta: la droga e il sesso lo hanno accompagnato a lungo e si ritiene un fortunato. Anche per questo l'idea del Salvalavita Pischelli, diretta e efficace, seppur osteggiata da Famiglia Cristiana e querelata da Pontifex.

Se ne sente la mancanza, i lunedì di Fiore erano diventati un fenomeno di costume in poco tempo, coinvolgendo grandi e giovanissimi. Ma alla fatidica domanda sul suo ritorno in tv il siciliano glissa: "Non ne ho idea, Sicuramente non nei prossimi due anni." Prendiamo atto di questa nuova assenza e lentamente il sorriso si ritira in una smorfia di dissenso.

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