Parietti: “Barbara D’Urso è cinica, parla di Corona solo per gli ascolti”

In un'intervista rilasciata al programma radiofonico "La Zanzara", Alba Parietti si è espressa sul caso Corona. In particolar modo, ha detto la sua sul fatto che Barbara D'Urso abbia deciso di rompere il silenzio sull'ex re dei paparazzi. Secondo il suo punto di vista, la presentatrice non sarebbe tornata sui suoi passi per uno slancio di umanità ma per la logica degli ascolti:

"Barbara D’Urso fa benissimo il suo lavoro. È un tritacarne, fa uno spettacolo e deve fare ascolti. È una cinica signora della televisione che porta a casa risultati ottimi con quattro soldi. Alla D’Urso non importa nulla di Corona. Chi fa la tv non ha più sentimenti, è cinico, come chi fa la radio".

Ha consigliato, quindi, a Gabriella Corona di non prestarsi ai salottini televisivi:

"Fa malissimo ad andare in tv, è andata una volta e adesso basta. Con la tv bisogna sapersi difendere, più si va in tv più diventa tutto una pagliacciata".

Inoltre, ha spiegato che secondo lei i fan starebbero difendendo Corona nel modo più errato:

"Se c’è un modo per fare irritare i giudici e per far sì che prenda il massimo della pena è quello che stanno facendo i fan di Corona. Con tutti i casini che ci sono in Italia o gli sbagli giudiziari seri e gravi, gli fanno solo un danno. Se io sono un giudice e sono già incazzato perché quello ha le belle macchine, è fidanzato con Belén e va in giro a fare lo stron*o, se poi mi fai trovare i fan, quelli si irritano. Il coltello dalla parte del manico lo hanno loro, la legge la applicano come caz*o gli pare. A me Corona fa pena, quello che stanno facendo è tutto un danno".

Alba Parietti, infine, ha chiarito che lei non manifesterebbe mai per la causa di Corona:

"Se devo manifestare vado con gli operai dell’Ilva, con chi si è fatto un cu*o così e ha perso il lavoro. La grazia poi si chiede per altre cose. Se volete fargli diminuire la pena ditegli di comportarsi bene in carcere. Tutti in carcere stanno male. Non conosco nessuno che sta bene in carcere, nemmeno quelli che ci lavorano. Uno dei lavori più duri in assoluto".