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Paolo Bonolis pensa a una svolta di carriera: “Vorrei fare documentari divertenti”

Il conduttore, che in queste settimane di isolamento forzato ha ritrovato centralità sulla scena televisiva scoprendo i social dopo anni di silenzio, ha raccontato a Rtl 102.5 uno dei progetti per il futuro: “Credo che la divulgazione possa essere molto più acquisibile se fatta in maniera divertente, un come po’ facevo a Bim Bum Bam”.
A cura di Andrea Parrella
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In questo periodo di quarantena forzata un personaggio televisivo che aveva sempre preferito restare fuori dal mondo social come Paolo Bonolis si è fatto notare per un improvviso presenzialismo che, tra dirette con vecchi amici e colleghi e qualche polemica, lo ha rimesso al centro della scena televisiva dalla quale, al netto dell'enorme e intramontabile successo di ascolti dei suoi programmi (anche in replica!) era in un certo senso uscito.

Nel lunedì di pasquetta è stato ospite al telefono di Rtl 102.5 per parlare di qualcosa che è sempre all'ordine del giorno quando si parla di Paolo Bonolis, ovvero i suoi progetti per il futuro e l'ipotesi di nuovi programmi che portino il suo nome, differenti da titoli come "Avanti un altro" e "Ciao Darwin" che, pur essendo una garanzia in termini di ritorno di pubblico, da tempo non presentano grandi novità. E in quest'intervista Bonolis ha aperto a una possibilità per il futuro prossimo:

Mi sarebbe piaciuto fare della documentaristica divertente, nel senso che credo che la divulgazione possa essere molto più acquisibile se fatta in maniera divertente invece che in maniera accademica. Questa è una cosa che in futuro forse proverò a mettere in piedi, bisogna essere d'accordo con chi poi produce tutto questo perché non è che posso fare tutto da solo, altrimenti tornerei all'adolescenza in quel senso. Ci ho pensato un pochettino, qualche cosa l'avevo scritta, ma poi le mille cose da fare nell'arco della giornata mi hanno impedito di portare avanti questo progetto. Mi piacerebbe spiegare cose ma in maniera divertente, dalla documentaristica della natura a quella storica, qualsiasi tipo di argomento può essere narrato in maniera divertente.

"È un po' uno stile che avevo preso ai tempi di Bim Bum Bam –  prosegue il conduttore – dove mi rendevo conto che, quando volevi provare ad insegnare delle cose ai bambini, potevi insegnargli una o due cose a puntata, facendoli divertire. Quello che gli insegnavi rimaneva, quello che veniva fatto in altre trasmissioni dove magari facevano lunghe lezioncine, i bambini lo rifiutavano".  

Qualcosa che potrebbe in effetti essere nelle corde del presentatore, se pensiamo anche alle parentesi "divulgative" che Bonolis dedica al racconto del mondo animale a "Ciao Darwin". D'altronde il conduttore, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it tempo fa aveva rimarcato la sua voglia di dedicarsi a nuove avventure televisive, sottolineando la necessità di trovare un editore compatibile e altrettanto volenteroso (strizzata d'occhio a Mediaset, ma al tempo stesso una provocazione). In quell'occasione non escluse nemmeno l'addio alla scena televisiva, qualora si dovesse rendere conto di essere diventato "un vecchio della Tv". Le ultime settimane, tuttavia, sembrano raccontare una storia differente e un Bonolis rinvigorito dalla scoperta di nuove possibilità per parlare al suo pubblico.

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