Paola Ferrari condannata, la giornalista perde in Tribunale con Mino Raiola
Una sentenza del Tribunale di Roma dà torto a Paola Ferrari nel contenzioso con Mino Raiola, procuratore calcistico tra i più noti al mondo, che era stato denunciato dalla conduttrice anni fa dopo le parole offensive a lei rivolte nel corso di una conferenza stampa. Una sentenza di primo grado per la quale Paola Ferrari farà ricorso, come ha annunciato parlando all'Adnkronos.
Le parole di Paola Ferrari
"Sono della linea che le sentenze vanno accettate, ma ricorrerò comunque in appello: è stato gravissimo che Mino Raiola abbia convocato una conferenza con tutti i giornali ed emittenti, nella quale ha fatto un attacco preciso a una critica che avevo espresso con toni non volgari'‘. Paola Ferrari è stata condannata a pagare le spese processuali nella causa per diffamazione intentata dalla giornalista. La giornalista, divenuta una sorta di caso internazionale nel corso di questi europei per alcune gaffe sulla pronuncia dei calciatori stranieri, ha proseguito alludendo ai fatti avvenuti quattro anni fa:
"Questa offesa è stata ripetuta più volte. E oltre alla parolaccia reiterata, c'è il fatto di denigrare una giornalista che lavora da 18 anni e che esercita il suo dovere di critica. Non si può permettere di essere insultati anche attraverso i mezzi di stampa, come concetto e come precedente".
Le offese di Raiola nel 2017
Era il 2017 quando l’agente aveva risposto con toni aggressivi a Paola Ferrari, nel corso di una conferenza stampa a Montecarlo, rispondendo a un tweet di critiche pubblicato dalla giornalista di Rai Sport. Era l'estate delle trattative milionarie su Donnarumma, contestato da Ferrari per la quale il portiere non avrebbe dovuto vestire la maglia della Nazionale. Raiola aveva risposto con toni affatto concilianti a Ferrari, riferendosi al marito Marco De Benedetti: “Una signora che ha sposato una persona che gestisce uno degli hedge fund più grandi al mondo… come ca**o ti permetti di dire codice etico. Ma vattene a fan***o tu e Carlyle (il fondo gestito appunto dal marito di Paola Ferrari, ndr)”.