Paola Cortellesi contro Paola Ferrari in un monologo sul femminicidio (VIDEO)
Durante la trasmissione Servizio Pubblico è stato trasmesso un contributo teatrale di Paola Cortellesi dal titolo "La scientifica", parte del libro "Ferite a morte" di Serena Dandini, divenuto uno spettacolo teatrale. In "Ferite a morte" ha raccolto la voce di donne uccise barbaramente dai propri uomini, che siano mariti, compagni, amanti o "ex": ne è venuta fuori una sorta di Spoon River del femminicidio, un'antologia di storie raccontate in prima persona da attrici, studiose e donne della società civile. Nel suo contributo la Cortellesi, ironica e straziante al tempo stesso, ha ironizzato sulla conduttrice del programma "Domenica Sportiva" Paola Ferrari definendola "l'Illuminata".
"Meglio morta che guardare un'altra Domenica Sportiva con quella" – Paola Cortellesi, che ha dato alla luce la piccola Laura lo scorso febbraio, nello sketch teatrale veste i panni di una donna uccisa e chiusa in un pozzo da suo marito, il quale ha fornito un alibi fasullo alle forze dell'ordine. La Cortellesi parla quindi in prima persona in direzione di coloro che avrebbero dovuto difenderla e quanto meno ritrovare il suo cadavere nel pozzo. Nel brevissimo monologo di quasi tre minuti ricorda alcuni momenti trascorsi con l'uomo che l'ha uccisa e con ironia recita:
Meglio morta che guardare un'altra Domenica Sportiva con quella, "l'Illuminata", la presentatrice piena di luce che pare la Madonna, quella bionda che dice i risultati con le labbra piene di rossetto forte e gli orecchini a lampadario, che a lui piaceva tanto, invece a me faceva proprio schifo.
"Questi insulti tra donne fanno schifo" – Paola Ferrari, che nel 2012 decise di querelare twitter per diffamazione, ha replicato durante la trasmissione di Klaus Davi "KlausCondicio", definendo le parole della Cortellesi come una coltellata, un atto di violenza verbale:
Le parole di Paola Cortellesi contro di me sono state come una coltellata. Un atto di violenza verbale inaudito, soprattutto considerando il contesto in cui è stato espresso, all'interno di uno spot a difesa delle donne. E cosa fa una donna intelligente e illuminata come la Cortellesi? Per sensibilizzare contro la violenza sulle donne aggredisce e inveisce contro un'altra donna, adombrando motivazioni fisiche, estetiche, o pseudo politiche. A fare schifo sono questi insulti tra donne. Sto valutando seriamente se andare in onda domenica sera con La Domenica Sportiva. Dalla Cortellesi mi aspetto una spiegazione, non delle scuse, se lo riterrà opportuno. Non la querelerò, non servirebbe. Qui l'errore grave è culturale e non penale.
Successivamente ha poi spiegato che sarà in onda domenica prossima visto che ha ricevuto parole di incoraggiamento dal suo capo Losa: "Domenica farò la trasmissione perché il mio capo, Maurizio Losa, ha detto che mi viene a prendere fino a casa. Le offese fanno male, anche se hai le spalle larghe".
"Non si cita la signora Ferrari, non mi è chiaro dunque il motivo di tanto risentimento" – La Cortellesi ha poi replicato alle accuse della conduttrice Paola Ferrari con un comunicato diffuso dalle principali agenzie di stampa italiane:
Non si tratta di uno spot. Come molte altre attrici sono stata chiamata e con piacere ho interpretato uno dei bellissimi monologhi teatrali scritti da Serena Dandini sul femminicidio. Non si cita la signora Ferrari, non mi è chiaro dunque il motivo di tanto risentimento. Nel monologo il mio personaggio è una donna che parla dall'aldilà gelosa e ferita a morte, appunto, dal suo marito aguzzino interessato solo ai consueti commenti sportivi la domenica in tv e alla bella presentatrice del programma (in questo forse la signora si è sentita chiamata in causa).
"E' un monologo originale, le parole non sono dichiarazioni di chi lo interpreta" – Paola Cortellesi ha specificato che ha recitato un monologo originale, con nessuna personale considerazione:
La signora Dandini, autrice del testo ha già ieri fatto sapere che non c'è alcun riferimento alla signora Ferrari. Detto ciò mi sembra chiaro che se si recita un monologo originale non si possano usare le parole del testo come dichiarazioni personali dell'attrice che lo interpreta. Altrimenti, tanto per fare un esempio, con questo metodo, persino l'ineguagliabile Robert de Niro, interprete di Al Capone ne ‘Gli intoccabili', potrebbe a suo tempo essere stato considerato un sostenitore della mafia. Battute a parte spiace che si faccia ancora questa confusione e che testate di rilievo gonfino titoli ad effetto per creare polemiche inesistenti, almeno da parte mia. Auguro dunque alla signora Ferrari una piacevole e serena domenica di lavoro.