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Palese: “Tutta la musica del cuore racconta una Puglia mafiosa”

“La fiction restituisce l’immagine di una Puglia mafiosa”, il capogruppo del Pdl attacca Vendola e la fiction finanziata dalla Regione con “150mila euro pagati dai cittadini”.
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E' ambientato a Monopoli, il comune in provincia di Bari, ma i fatti vengono raccontati in un luogo di fantasia, Montorso. Ma questo non basta per il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che dopo la messa in onda su Raiuno della prima puntata di Tutta la musica del cuore (successo di ascolti con 5 milioni di telespettatori), ha sferrato un duro attacco nei confronti del Presidente della Regione, Nichi Vendola. La motivazione sta nella cattiva immagine che la fiction, cofinanziata da Apulia Film Commission (e quindi dalla Regione Puglia) dà a tutta la regione:

>Con tutto il rispetto per gli autori della fiction e per la liberta' di pensiero e di espressione, respingiamo al mittente l'etichetta di una ‘Puglia mafiosa' e riteniamo a dir poco vergognoso che la Regione abbia speso soldi dei cittadini per un megaspot bugiardo che certo non contribuira' ad attrarre turismo, a migliorare l'immagine della Puglia, a sostenere la nostra economia. 150mila euro, tanto hanno speso inconsapevolmente i cittadini pugliesi per vedere l'immagine di una Puglia ‘mafiosa' in prima serata e per sei serate su Raiuno nella fiction ‘Tutta la musica del cuore' ambientata a Monopoli, anche se nel film il Comune si chiama Montorso forse proprio per evitare querele, cofinanziata da Apulia Film Commission, quindi dalla Regione Puglia, nel 2010 e in onda da ieri in prima serata su Raiuno.

Finanziamento record. Secondo Rocco Palese, i 150mila euro finanziati dalla Apulia Film Commission rappresentano la cifra più alta messa a disposizione nel 2010, anno di produzione della fiction. Sempre stando alle dichiarazioni del capogruppo Pdl, il continuo riferimento ad un territorio mafioso e l'immagine di una scuola sempre in trincea per arginare il fenomeno del reclutamento dei giovani da parte della criminalità organizzata, rappresenta un altro punto che pone un'immagine distorta della regione. Ma non è forse vero che una delle piaghe del Mezzogiorno, dalla Campania fino alla Sicilia, è la distribuzione capillare della malavita in tutte le attività quotidiane? Appare strumentale, in questo senso, la polemica di Palese, figlia di un atteggiamento che troppo spesso mischia l'appartenenza ed il legame al proprio territorio con la miopia tipica del "stiamo tutti bene". Ma è un trend in aumento questo della politica che si esprime sulle produzioni audiovisive legate al territorio. La scorsa settimana toccò a Ronghi, capogruppo al Senato per la Campania di Grande Sud, attaccare Il Clan dei Camorristi. Guarda caso, siamo sotto elezioni.

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