Omar Pedrini: “La mia vita dalla depressione alla malattia del cuore, faccio controlli ogni sei mesi”
Omar Pedrini è stato ospite della puntata di ‘Verissimo‘ trasmessa sabato 28 ottobre. Il cantante ha parlato della sua malattia al cuore e di come ha imparato a conviverci. Inoltre, ha svelato come l'amore per i suoi figli e per la moglie Veronica Scalia lo abbia trascinato fuori dal tunnel della depressione.
Pedrini ricorda il terribile momento dell'aneurisma aortico
Omar Pedrini ha raccontato come è organizzata la sua vita oggi. Il cantante convive con un problema congenito al cuore: "Ho scoperto, dopo un paio di volte che sono stato abbandonato dal mio cuore, di avere un problema congenito. Ogni sei mesi faccio il mio pit stop in ospedale. Navigo a vista, prendo impegni da sei mesi a sei mesi. Ho affrontato due operazioni a cuore aperto. Il pubblico, che mi ha riabbracciato dopo tanti anni, per me è una famiglia". Quindi è tornato con la mente all'8 giugno del 2004 quando ebbe il primo malore:
"Quell'anno avevo partecipato al Festival di Sanremo da solista, con la canzone ‘Lavoro inutile'. La critica mi aveva dato il premio come miglior testo, pensavo di poter ricominciare da solo. Poi ho un malore e mi dicono che dovevo essere operato nel giro di dieci minuti. Mi tagliarono i vestiti. Il primo intervento durò 10 – 12 ore, l'ultimo 16. Questo è stato più pericoloso, c'era una grossa mortalità. Sono andato negli Stati Uniti ma l'operazione costava centinaia di migliaia di euro, non avevo il budget per un'operazione del genere. Mi operarono a Bologna e mi misero al corrente che c'era una grossa mortalità. Mi salvarono grazie alla scienza e al buon Dio che credo abbia messo una buona parola".
Il buio della depressione
Silvia Toffanin ha chiesto a Omar Pedrini come sia riuscito a venire fuori dal buio della depressione che ha caratterizzato il suo passato: "Avevo un figlio e gli affetti che mi tenevano vivo. Mi sforzavo di vivere. Mi dicevo per non perdermi d'animo ‘Farò diventare le mie passioni il mio lavoro'. Ero molto depresso, vedevo tutto con un velo davanti agli occhi. In quel momento, non ti rendi conto di quanto sia bello svegliarsi, essere vivi, fare una passeggiata. Quello l'ho capito in ospedale. Lì devi risollevarti. Ci sono riuscito grazie anche a un fazzoletto di terra che coltivo con mio padre. Il rapporto con la terra mi ha aiutato e anche la pazienza di mio padre".
L'amore per la moglie Veronica Scalia
Omar Pedrini ha due figli, Pablo ed Emma Daria. I due bambini e la moglie Veronica Scalia sono la sua forza: "Ho detto a mio figlio di imparare dai miei errori visto che ne avrebbe fatti già per conto suo. […] La mia figlia meravigliosa me l'ha regalata Veronica. Come l'ho conosciuta? Sono andato a vedere delle opere d'arte e ho notato subito gli occhi di questa bella ragazza. Mi informai su di lei e mi dissero che era la figlia di un noto cardiochirurgo. Sono stato molto diretto. Sono andato da lei e ho detto: ‘Ho 20 anni più di te inoltre so che sei figlia di un cardiochirurgo. Io sono cardiopatico quindi sarà un matrimonio di interesse'. Si è un po' spaventata perché ho parlato subito di matrimonio. Però, l'ho sposata davvero. Il 7 gennaio 2014, prima di operarrmi al cuore ho voluto sposarla. Era il mio primo matrimonio".
Omar Pedrini e la fede ritrovata
Infine, Omar Pedrini ha spiegato come abbia riacquistato la fede: "Avevo perso la fede, l'ho inseguita tanto. Poi degli amici mi hanno chiamato a recitare in un film la parte di un prete rock. La chiesa era consacrata e volevo parlare con il parroco per non mancargli di rispetto. Ogni giorno vedevo il crocifisso, chiamavo Gesù il padrone di casa e pian piano ho trovato la fede. Quando ho ritrovato Cristo è stato molto importante, una delle cose più trasgressive che un cantante rock potesse fare".