Olimpiadi Rai senza RaiPlay, Fuortes: “In futuro dovremo garantire servizio più completo”
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state un successo per l'Italia e, conseguentemente, per la Rai, che grazie ai successi azzurri ha raccolto grandi e inaspettati ascolti, con gli italiani che in poche settimane si sono ritrovati sul tetto del mondo in discipline da sempre avare di medaglie alle Olimpiadi per noi.
Il commento dell'amministratore delegato
A commentare i risultati olimpici della Rai è stato il nuovo amministratore delegato, Carlo Fuortes, attraverso una nota pubblicata nelle scorse ore: "Gli ascolti ottenuti dalla Rai per il racconto delle Olimpiadi sono stati straordinari. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato all’ottenimento di questo importante risultato per l’impegno e la professionalità espressi in questa occasione che hanno consentito di assicurare al grande pubblico la visione delle gare e dei grandi successi degli atleti azzurri".
I successi della Rai a Tokyo
Fuortes si è quindi soffermato sulla sorpresa de Il Circolo degli Anelli, programma condotto da Alessandra De Stefano e diventato un piccolo cult olimpico, soprattutto grazie alla partecipazione di personaggi come Sara Simeoni e Yuri Chechi: "Una serie di appuntamenti e programmi diversi, dalle dirette agli spazi di informazione e di narrazione ma anche nuove produzioni come il ‘Circolo degli Anelli’, il programma di RaiSport proposto in prima serata su Rai2, particolarmente apprezzato dal pubblico".
Il problema dei diritti su RaiPlay
Fuortes affronta anche il nodo più spinoso degli ultimi giochi olimpici targati Rai, con l'acquisizione dei soli diritti televisivi e non quelli per RaiPlay che hanno suscitato malumori, soprattutto per l'impossibilità di rivedere le vittorie azzurre sui social e sul web. Un errore che si poteva evitare, visto che la Rai avrebbe potuto acquistare i diritti per una spesa di 20 milioni in più, che Fuortes si ripromette di non ripetere: "Lo sport è un’offerta fondamentale del Servizio pubblico e per la strategia editoriale. Sicuramente le risorse e le competenze della Rai dovranno garantire nel futuro un servizio più completo, in linea con i tempi e con le nostre piattaforme, consentendo la visione lineare su più canali e l’utilizzo dei diritti digitali. Questo avverrà già sicuramente per le imminenti Paralimpiadi e per i Mondiali di calcio in Qatar del 2022".