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Nuzzi: “A Quarto Grado parleremo di Denise Pipitone”, Piera Maggio gli aveva chiesto di non farlo

Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero si preparano a tornare in onda con Quarto Grado. Dal 10 settembre, su Rete4, torneranno ad approfondire i casi di cronaca. Il giornalista, in un’intervista rilasciata a TelePiù, ha anticipato: “Avremo i nostri grandi gialli, come la scomparsa di Denise Pipitone”. Piera Maggio gli aveva chiesto di non occuparsene più.
A cura di Daniela Seclì
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Gianluigi Nuzzi è pronto a tornare al timore di Quarto Grado insieme ad Alessandra Viero. Il programma di Rete4 tornerà in onda venerdì 10 settembre. In un'intervista rilasciata a TelePiù, il giornalista ha dato alcune anticipazioni sulla nuova edizione. Tra i casi trattati anche quello di Denise Pipitone. Piera Maggio aveva chiesto che Nuzzi non se ne occupasse più.

Quarto Grado tornerà in onda il 10 settembre

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Gianluigi Nuzzi ha anticipato sulle pagine di TelePiù: “Avremo i nostri grandi gialli, come la scomparsa di Denise Pipitone. Poi tratteremo il caso dell’estate, quello della vigilessa Laura Ziliani trovata morta di recente a Temù dopo mesi di ricerche” e ha aggiunto che uno dei temi centrali sarà la lotta contro la violenza sulle donne: “La violenza sulle donne è da tempo una nostra battaglia. Perché al di là degli slogan, il rispetto e la parità dei diritti sono ancora molto lontani”. 

Lo scontro tra Piera Maggio e Gianluigi Nuzzi

Nella passata edizione di Quarto Grado, Piera Maggio aveva chiesto che la trasmissione non si occupasse più della scomparsa di sua figlia Denise Pipitone. Inoltre, si era detta pronta a ricorrere alle vie legali:

"Si diffida il programma Quarto Grado a non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti affermate con veemenza inopportuna, senza contegno, da parte di Carmelo Abbate e senza nessuna presa di distanza da parte di Nuzzi, dimostrando al contrario, un plateale atteggiamento di parte e non certamente garantista. Ci si riserva di querelare il programma e gli autori che consentono questo scempio delle vittime di un reato".

Nuzzi prese atto del fatto che Piera Maggio si fosse sentita offesa e le fece le sue scuse. Tuttavia, precisò che avrebbe continuato a trattare il caso della scomparsa di Denise Pipitone, perché non avrebbe permesso a nessuno di dettare la scaletta di Quarto Grado:

"Se mamma Piera Maggio vuole delle scuse da noi, io le faccio. C'è un patto importante tra Quarto Grado e voi telespettatrici e telespettatori che ci seguite. Questo patto ha una sola regola: la notizia prima di tutto. Questo vuol dire che noi non taciamo nulla, noi rispettiamo tutti e non abbiamo la presunzione di risolvere i casi. Certo, possiamo avere un ruolo di stimolo per le indagini, raccontando però tutto, proprio tutto. E questo lo possiamo fare senza farci dettare le scalette o i temi da nessuno, se non dalla cronaca. La priorità è quella dei fatti".

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