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Nuovo ponte di Genova, stop a cerimonia con Amadeus dopo le proteste dei familiari delle vittime

A maggio il conduttore aveva annunciato la conduzione dell’evento che avrebbe segnato l’inaugurazione del nuovo ponte di Genova. Idea fermata sul nascere dopo le proteste delle famiglie delle vittime, che non ci saranno all’inaugurazione del 3 agosto e che si erano dette da subito contrarie a un’inaugurazione “trasformata in una festa di carnevale”. A seguire l’evento sarà la redazione del Tg1.
A cura di Andrea Parrella
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Si terrà oggi, lunedì 3 agosto, a partire dalle 18.30 l'inaugurazione del nuovo ponte di Genova costruito dopo il crollo del Morandi nell'agosto del 2014. Si tratterà di una cerimonia sobria, senza dettagli pomposi ed elementi di spettacolo, alla quale prenderanno parte i rappresentanti delle istituzioni, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al premier Giuseppe Conte, passando per il sindaco di Genova e commissario alla ricostruzione Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

L'evento, trasmesso su Rai1, verrà seguito dalla redazione del Tg1 a partire dalle 18,15 e non ci sarà Amadeus alla conduzione, come lui stesso aveva annunciato durante una diretta social con Fiorello: "Ieri sono uscito di casa per una riunione sull'inaugurazione del Ponte di Genova – aveva annunciato il conduttore nel maggio scorso – che si terrà nel mese di luglio". L'idea iniziale dei costruttori di Fincantieri e Webuild puntava a una festa in diretta Tv, con tanto di concerto, affidata alla conduzione del presentatore dell'ultimo Festival di Sanremo e del prossimo.

Nessun annuncio della Rai sullo stop all'evento

Ipotesi che è svanita in un silenzio generale, senza annunci e dietrofront espliciti da parte della Rai. A bloccare l'idea sul nascere, quasi certamente, sono state le polemiche del comitato delle famiglie delle vittime, che il presidente Mattarella incontrerà prima della cerimonia ma che non saranno presenti all'inaugurazione. "Non si permettano di nominare neanche i nostri cari durante la cerimonia – aveva tuonato la presidente del comitato Egle Possetti – perché non possiamo farli diventare un ninnolo alla festa, il loro ricordo troverà spazio il 14 agosto, quando, lontano da passerelle politiche, potranno avere il giusto rispetto che meritano”. E in un'intervista a Repubblica sempre Possetti aggiungeva:

Noi non dovevamo fare pace con nessuno, erano quelli che hanno pensato di trasformare l’inaugurazione di un ponte nato da una tragedia in una festa di carnevale, che dovevano fare pace con i nostri morti.

Parole che restituiscono il clima pesantissimo creatosi in questi mesi attorno all'evento di inaugurazione del ponte di Genova. Non c'era stata una conferma dell'evento con Amadeus e non è stato necessario un dietrofront ufficiale della Rai, ma non sembra affatto casuale che l'azienda abbia preferito una linea di sobrietà anche nella comunicazione dell'evento: nessun comunicato stampa diramato, pochissimi i dettagli resi noti rispetto a una diretta televisiva che, a partire dalle 18.15 del 3 agosto, accompagnerà i telespettatori sino all'edizione serale del Tg1 delle 20.

La commemorazione delle famiglie delle vittime il 14 agosto

Oltre all'inaugurazione del 3 agosto, in occasione dei due anni dalla tragedia (14 agosto) ci sarà la cerimonia in ricordo delle vittime che si terrà alla “Radura della memoria”, installazione provvisoria che, in attesa della realizzazione definitiva del Memoriale previsto nel futuro “parco del Ponte”, prevede un cerchio di 50 metri composto da 43 alberi di specie diverse disposti su un podio in legno.

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