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Nuovi direttori dei Tg Rai: Orfeo per Tg1, Colucci per Tg2 e Mazzà per Tg3

Il dg Antonio Campo Dall’Orto ha sottoposto stamattina al cda un pacchetto di nomine che prevede la conferma alla guida del Tg1 di Mario Orfeo, mentre per il Tg2 il nome è quello di Ida Colucci. Al Tg3, la poltrona più discussa per la sostituzione certa dell’anti renziana Bianca Berlinguer, arriva Luca Mazzà.
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Il nuovo direttore del Tg1, Mario Orfeo
Il nuovo direttore del Tg1, Mario Orfeo

Sono ormai ufficiali i nomi dei nuovi direttori dei tg Rai. Il dg Antonio Campo Dall'Orto ha sottoposto stamattina al cda un pacchetto di nomine che prevede la conferma alla guida del Tg1 di Mario Orfeo, mentre per il Tg2 il nome è quello di Ida Colucci e per il Tg3 di Luca Mazzà. Andrea Montanari viene indicato alla direzione del Gr. Resta a capo delle testate regionali Vincenzo Morgante, avvicendamento in vista invece per tg Parlamento dove potrebbe arrivare Nicoletta Manzione. Attesa per domani l'ufficializzazione con il cda convocato alle 10.30 che ha all'ordine del giorno i pareri obbligatori sulle nomine dei direttori. Oggi, intanto, è in corso il cda dell'azienda con la presentazione del piano dell'informazione di Carlo Verdelli.

Bianca Berlinguer sostituita, polemica anti Renzi

Ad accendere il dibattito politico degli ultimi giorni era stato proprio questo avvicendamento, ovvero la sostituzione alla guida del Tg3 di Bianca Berlinguer, a detta dell'opposizione l'unico dei direttori in Rai ad essere potenzialmente favorevole al No per il referendum del prossimo ottobre, su cui il premier Renzi ha scommesso tutto, dichiarando di essere pronto alle dimissioni qualora il sì non dovesse avere la meglio nella consultazione referendaria. Insomma, l'aggiornamento dei vertici dei tg Rai si è trasformato nella solita discussione relativa alla lottizzazione politica dell'azienda di servizio pubblico, inesorabilmente condizionata dai giochi di potere, in un senso o nell'altro. Sull'altro fronte c'è stato chi ha sostenuto l'opportunità della sostituzione di Bianca Berlinguer perché da sette anni alla guida del Tg3 e con un doppio incarico, di conduttrice e direttrice, in antitesi con le disposizioni dell'azienda. In uno sfogo riportato da Giornalettimo che l'ex direttrice del Tg3 avrebbe fatto in redazione, Bianca Berlinguer affermerebbe si tratti di una situazione surreale:

Abbiamo preparato in pochissimo tempo, su richiesta dell’azienda, uno speciale di un’ora e mezza su un fatto considerato da tutti epocale, l’uccisione di un prete in una chiesa di Rouen. Esco dallo studio e mi trovo le dichiarazioni di tre parlamentari del PD- Rotta, Morani ed Esposito – che accusano il Tg3 di non aver dato conto del completamento della Salerno-Reggio Calabria, nel giorno della visita del primo ministro su quel tratto di strada. È qualcosa di surreale

Enrico Mentana: "Ordine dall'alto in vista del referendum"

Ad offrire un ritratto piuttosto chiaro della situazione uno che in Rai ci ha lavorato come Enrico Mentana, il quale ha evidenziato come a fare le spese dell'evidente volontà governativa di rimuovere Bianca Berlinguer dalla sua carica è Masi, direttore del Tg2 rimosso come foglia di fico, a dimostrare che quella della Berlinguer non fosse una questione personale:

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