Non è mai troppo tardi: i precari insorgono contro il reality di Mediaset
Il mondo della scuola è in crisi, i tagli della Riforma Gelmini mettono a repentaglio la scuola pubblica e oltre al rischio della non stabilizzazione di numerosi insegnanti precari c'è l'effettiva possibilità che peggiori anche la qualità dell'istruzione a causa di docenti demotivati e sfruttati.
E invece di pensare ad una soluzione reale a questo dramma italiano, si sta organizzando un reality show su Canale 5 i cui concorrenti sono degli insegnanti precari che dovranno dare lezioni e interrogare alcuni personaggi noti.
Sicuramente non è compito della televisione risolvere questo problema, ma gli insegnanti stanno già protestando per l'inizio dei casting per questo programma che dovrebbe intitolarsi Non è mai troppo tardi e dovrebbe vedere come conduttori Barbara D'Urso e Nicola Savino.
Ma mentre la Flc-Cgil attacca Mediaset dicendo che si tratta di una "clamorosa vergogna", Massimo Donelli di Canale 5 è pronto a difendere il suo prodotto e a dire che il programma servirebbe a "valorizzare una professione troppo spesso sottovalutata".
Come dare torto all'indignazione del sindacato degli insegnanti che dice: "È un'autentica, clamorosa vergogna, mentre il Governo declina ogni responsabilità nei confronti dei precari inseriti nelle graduatorie a esaurimento, mentre Tremonti finge di non vedere la nostra Operazione centomila con cui abbiamo dimostrato che ci sono i posti per assumere, mentre la Gelmini continua la sua opera di distruzione dell'istruzione pubblica, contribuendo a scippare democrazia al nostro paese".
Ma la Flc estende le accuse anche al premier Berlusconi: "Dopo le offese da parte del premier alla scuola statale, l'offesa da parte delle sue reti a lavoratrici e lavoratori precari. Non serve una reality-strategia, ma una reale assunzione di responsabilità".
A chiarire qualcosa di più sul meccanismo del gioco ci pensa il Forum precari scuola che è scandalizzato solo all'idea che ci possa essere un reality di questo tipo: "Il cast sarebbe formato da ex concorrenti tra i più somari della storia dei reality nei panni di studenti e docenti precari, attualmente disoccupati, nei panni di insegnanti che avranno il compito di preparare i vip ad affrontare una gara di quiz. I precari vincitori saranno ricompensati con dieci anni di stipendio. Insomma prima la politica riduce alla fame i precari della scuola, poi arriva il reality show che ha l'unico scopo di sfruttare la disperazione per denigrare i precari della scuola rendendoli fenomeni da baraccone. A noi non interessa chi sia l'ideatore di un simile contenitore, vorremmo solo ricordare a lui (o loro) che la dignità del personale docente precario della scuola, tanto più se disoccupato, non è in vendita e non verrà sacrificato sull'altare del peggiore dei format televisivi».
Oltre ad avere la bocciatura secca dagli stessi docenti precari, Mediaset viene criticata anche da alcuni componenti dell'opposizione governativa che fanno sentire la loro voce appoggiando i precari. Tra questi Felice Belisario dell'Idv dice: "I precari della scuola hanno una loro dignità e non possono diventare fenomeni da circo", mentre Francesca Puglisi del Pd: "Il ministro dell'Istruzione agisce in perfetto stile Mediaset, trasformando drammi in spot pubblicitari o reality show". In realtà la Gelmini ha commentato gli stipendi dei precari dicendo che "vengono pagati poco perchè sono tanti" e così dicendo non si è attirata le simpatie degli insegnanti.
Donelli continua la difesa del programma che ancora non è nato e che forse sarà messo nella programmazione Mediaset in primavera, dichiarando alcuni punti fermi che sono stati dati agli autori: "Il primo: costruire il programma sulle materie scolastiche che ogni italiano, studente o ex studente, dovrebbe padroneggiare. Il secondo: mettere al centro del programma insegnanti preparati e disposti a colmare, in una dimensione insieme seria e ludica, le lacune degli alunni-star".
Per Donelli quindi non c'è nulla di male anzi : "L'obiettivo è valorizzare una professione che è troppo spesso sottovalutata in un gioco di contrasto con la scarsa preparazione di persone note, simpatiche, amate dal pubblico, ma bisognose di rinfrescare le nozioni base dei tempi della scuola".
A noi è venuto subito in mente il reality La Pupa e il secchione e ricordiamo le interrogazioni effettuate da Enrico Papi alle impreparate pupe che, sedute sulla cattedra e mostrando le loro grazie, "divertivano" con la loro totale ignoranza.
Un pessimo spettacolo che preferiamo non vedere!