Noam Chomsky giudice a X Factor? No, si tratta di una bufala

Agli amanti del paradosso sarebbe certamente piaciuto ma no, Noam Chomsky non sarà il prossimo giudice della versione americana di X Factor. La notizia ha cominciato a circolare in rete già da qualche ora. Secondo i "bene informati" il celebre filosofo e linguista 84enne aveva già registrato la prima puntata della nuova edizione del programma, in sostituzione di Cheryl Cole. La bufala diffusa sul web riportava le presunte dichiarazioni di Simon Cowell, creatore del programma famoso anche per aver contribuito alla formazione dei One Direction. Interrogato circa la presenza del noto teorico della comunicazione in trasmissione, Cowell avrebbe spiegato di aver voluto Chomsky per riempire il vuoto intellettuale lasciato dalla Cole.

Tutto falso – E invece si tratterebbe di una clamorosa farsa. L'84enne Chomsky non parteciperà al talent show in qualità di giudice. Falsi sono anche i racconti di chi avrebbe assistito alla registrazione della prima puntata di X Factor, racconti secondo i quali il noto professore emerito al MIT e fondatore della grammatica generativo-trasformazionale avrebbe promosso l'esibizione di un'aspirante cantante, dichiarando:

Il vostro atto è parte di una propaganda culturale, ideologia di una confortante illusione.

Da classificare come bufale anche le critiche che la prima apparizione di Chomsky in video avrebbe suscitato nel collega giudice Louis Walsh. Non ritenendolo appropriato a questo tipo di televisione, il celebre produttore discografico avrebbe stroncato la performance resa dal filosofo dichiarando:

Ho il massimo rispetto per Chomsky, ma il suo più grande lavoro è stato fatto più di 40 anni fa. A questo proposito egli non è molto meglio di Geri Halliwell.

Niente di vero dunque. Ingaggiare l'illustre professore per calarlo in una veste del tutto innovativa sarebbe stato un colpaccio. Al momento, tuttavia, non sarebbe riuscito.