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Nino Formicola torna a teatro a un anno dalla morte di Brambilla: “E’ qui con me”

A circa un anno dalla morte dell’artista meneghino, al secolo Andrea Brambilla, il suo sodale Gaspare-Nino Formicola porta in scena “Tutto Shakespeare in 90 minuti”, uno show che aveva già fatto in coppia con Zuzzurro: “Ho ancora il suo cellulare.”
A cura di A. P.
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Era un anno fa circa quando, naturalmente commosso, Nino Formicola ricordava Andrea Brambilla il giorno dei suoi funerali, Gaspare rimasto orfano di quel Zuzzurro che, di fatto, andandosene via, esautorava del suo senso lo stesso Zuzzurr. "Da oggi sarò solo Nino Formicola", diceva l'attore quel giorno, ma la cosa certa è che il ricordo dell'amico fraterno continua a presenziare, sempre e comunque, specie se si tratta di arte. Ecco che, a un anno di distanza, Formicola torna a teatro con un testo che aveva portato in scena già con Brambilla, dal titolo "Tutto Shakespeare in 90 minuti", per la regia di Alessandro Benvenuti, con lo stesso Benvenuti protagonista accanto a Nino Formicola e Francesco Gabbrielli. Lo show arriva per la prima volta a Milano e Formicola non può esimersi dal ricordo di Andrea e dei corsi e ricordi storici, la relazione con la loro città, l'anniversario, con la piece in scena proprio nei giorni della ricorrenza, al Teatro Leonardo della città meneghina dal 23 ottobre al 9 novembre. Intervistato da Leggo Formicola dà l'idea di quanto il ricordo dell'amico e sodale artistico sia ancora vivo, ogni giorno, nella sua quotidianità:

Questo show giunge per la prima volta a Milano, la nostra città, da cui volevamo ripartire. Ho ancora il suo cellulare. Ieri non ricordavo il nome di un albergo e stavo chiamandolo. È con me

Il 15 ottobre dello scorso anno emergeva proprio la notizia dell'esigenza di sospendere lo spettacolo che i due stavano portando in scena allo stesso Teatro Leonardo, a causa dei problemi di salute dell'artista, che lo affligevano da tempo, che lui era stato in grado di sconfiggere temporaneamente, prima di trovare la morte pochi giorni dopo. Allora Brambilla, con il suo spirito proverbialmente positivo, diceva mestamente: "Sono debilitato, ma bisogna reagire. Penso sia doveroso provarci. Vorrei dirlo a tutti, specie ai malati giovani: occorrono volontà e ottimismo".

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