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Nessun bavaglio per Luca e Paolo, satira sul M5s e ironia su Matteo Salvini a Quelli che il calcio

Dopo le polemiche delle scorse settimane sulla presunta censura ai loro danni, Luca e Paolo hanno aperto “Quelli che il calcio” vestiti con le divise di Polizia e Carabinieri e non risparmiando il Movimento 5 Stelle di un numero musicale satirico esplicitamente indirizzato alla principale forza del governo in carica.
A cura di Andrea Parrella
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Il ritorno di Luca e Paolo a Quelli che il Calcio era atteso da diverse settimane, in particolare da quando il neo direttore di Rai2 Carlo Freccero, annunciando la chiusura del programma preserale "Quelli che… dopo il Tg" nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo mandato, aveva fatto gridare alla censura. Aspettativa accresciuta dal clamore suscitato dalla notizia, bollata in senso politico come una censura da parte di Freccero, ritenuto vicino al Movimento 5 Stelle e dunque al governo in carica, e dovuta ad un numero satirico sul ministro Danilo Toninelli, portato in Tv da Luca e Paolo insieme a Ubaldo Pantani. La pausa invernale della Serie A ha completato il quadro, ritardando al 20 gennaio il ritorno in onda dei due comici.

A quanto pare Luca e Paolo non si sono lasciati intimorire affatto dalle polemiche sul loro conto (gli stessi comici avevano mostrato la volontà di abbassare i toni, derubricando la questione da censura a decisione improvvisa e non comunicata ai diretti interessati) e con la prima puntata dell'anno di Quelli che il calcio hanno deciso di proseguire nella loro linea, non risparmiando il contenitore calcistico domenicale di satira politica e ironia indirizzata all'esecutivo gialloverde attualmente in carica.

Prima i due conduttori, insieme a Mia Ceran, hanno aperto la trasmissione indossando le divise di Carabinieri e Polizia, con un chiaro riferimento al ministro Matteo Salvini, che ha fatto dell'utilizzo di divise delle forze dell'ordine un segno distintivo della sua comunicazione politica. Poi hanno confezionato questa prima uscita dell'anno con un numero musicale di certo divertente, che si prende gioco del Movimento 5 Stelle e di un luogo comune legato al movimento politico fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, attualmente forza principale del governo, vale a dire la possibilità per chiunque di essere eletto ed arrivare ad occupare cariche istituzionali. La celebre "Gente di mare" cantata da Raf (e Umberto Tozzi) diventa "Gente Normale" e i riferimenti a Di Maio e alla forza più votata alle ultime elezioni politiche sono tutt'altro che sottili.

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